Il giorno 8 ottobre 2019, per gli animalisti campani, resterà una data storica.
Infatti il Consigliere dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, ha ricevuto approvazione unanime per la mozione presentata al Consiglio Regionale che prevede sul territorio la sola concessione di eventi circensi privi di animali, mozione presentata già da gennaio scorso.
Calcolando che in Campania, ogni anno, arrivano più di 90 circhi con gli animali, non è difficile pensare alle rimostranze ed i ricorsi che avverranno.
Le parole del Consigliere sono state eloquenti : “La vita degli animali nel circo è incompatibile con le loro caratteristiche etologiche. La detenzione, l’addestramento e l’esibizione in spettacoli circensi comporta il più delle volte sofferenze e maltrattamenti degli animali. Con la mozione approvata la Giunta Regionale della Campana spingerà il governo a prevedere una ricollocazione, entro due anni, degli animali detenuti nei circhi presso strutture idonee di cui si farà carico per il mantenimento”.
Gli attuali circhi hanno 2 anni di tempo per adeguarsi e per ricollocare gli animali esotici in strutture atte al loro mantenimento, quindi.
Troppo spesso abbiamo visto queste povere anime essere “addestrate” con metodologie crudeli o coercitive e detenute in modalità poco dignitose.
Vero, anche la vita dei circensi non è semplice, ma l’essere umano ha possibilità di scelta e viene tutelato legalmente, era ora che gli animali potessero essere liberi da queste torture, dalle sevizie, dalla ridicolizzazione: orsi che vanno in bicicletta, tigri che saltano in un cerchio di fuoco, elefanti che ballano… perché voler vedere un animale fare cose così lontane dalla sua natura? Per sentirlo più simile all’uomo? Chi è la vera “bestia”?!
Inoltre era veramente sconcertante che nella maggior parte dei paesi europei fosse già stato dato il veto dello sfruttamento animale per i circhi ed in Italia si procedesse così a rilento.
D’altronde il circo è spettacolare in se, con i suoi atleti ed artisti, e non c’è nulla di “magico” e soprattutto “educativo” (ricordiamo quante gite scolastiche vengono organizzate in circhi e zoo) nell’osservare un animale sfruttato in una situazione assolutamente non conforme alle proprie necessità fisiche e psicologiche specie-specifiche.
A dirla tutta, la Regione, si è dovuta semplicemente “adeguare” a quello che era stato già messo in atto dai Sindaci di alcuni Comuni, e dare a “Cesare quel che è di Cesare”.
Gli “apri-pista” di questa “svolta” animalista e civile nei confronti degli spettacoli circensi sono stati Josi Gerardo Della Ragione, il sindaco di Bacoli, e Giorgio Zinno, sindaco di San Giorgio a Cremano che hanno vietato la concessione del suolo comunale per gli spettacoli ritenendola “un’attività che non ha nulla a che fare con il divertimento ma che, anzi, rappresenta una diseducativa prigionia” (questo parafrasando il Sindaco Bacolese).
Gli “spettacoli”, a prescindere da queste scelte “coraggiose” e “contro-tendenza”, avrebbero comunque avuto vita breve vista l’approvazione a novembre 2017 di una legge con una norma apposita sui circhi che stabiliva il superamento della presenza degli animali coinvolti.