Trama: A Barcellona una donna di quarant’anni racconta in prima persona la sua vita attraverso memorie intime dalla prima infanzia al presente. Cresciuta in una famiglia borghese con genitori oppressivi e con una sorella sempre sorridente grazie ai farmaci e a una vita “normale”, studia Storia dell’Arte per poi vivacchiare di giornalismo ed espedienti. Costantemente in bilico tra amore, in particolare quello travolgente e violento per Roxanne, e morte, i delicati frammenti dell’esistenza della donna sono scanditi da maldestri tentativi di suicidio, raccontati con disincanto e fredda ironia. Il permafrost, lo strato di ghiaccio permanente, è quello che copre la vita e l’intimità di una persona che racconta con onestà e coraggio i tentativi di spezzare le false verità del mondo che la circonda. Permafrost è il bruciante racconto di un’esistenza diversa, attraente e selvatica, narrato con voce unica, ricca e sfacciatamente femminile.
Edizioni Nottetempo
Recensione: Inizialmente, pensavo di aver a che fare con una donna algida, scostante, quasi asettica per via di quello strato di ghiaccio indissolubile che riveste la protagonista, al contrario, ho stretto “amicizia” con una persona libera. Racconta la sua vita: nessun episodio da eroina, un’infanzia comune, una madre per la quale lei è appena sufficiente perché non è stereotipata come sua sorella che ha seguito i classici dettami: sposare un uomo benestante e fare dei figli. Lei, invece, ha scoperto la sua omosessualità da ragazzina, la vive liberamente ed è allergica alle relazioni stabili. I suoi studi d’arte non l’anno portata a nulla se non a trasferirsi lontana dalla Spagna e si arrabatta insegnando spagnolo e facendo la ragazza alla pari. Un donna arguta, simpatica, brillante con qualche pensiero suicida che viene più volte richiuso nel cassetto.
In lei ho visto una donna normale, in lei ci sono tante donne insieme e leggere i suoi pensieri mi ha rilassata, divertita e spesso ho ammirato il suo carattere. Un esempio di come sfuggire alla soffocante routine, alle convenzioni che la disgustano.
Permafrost è un monologo intimo, sincero che parte dal punto più profondo dell’animo umano, si fa strada per il cuore, molte volte passa anche per la vagina, per riaffiorare e scalfire lo scudo esterno. Un linguaggio diretto, l’esatta convinzione che la vita non è bellissima e, non offrirà seconde possibilità qualora si decida di voltarle le spalle e fare di testa propria.
Un libro schietto, diretto, assolutamente da leggere, con un epilogo pari ad un raggio di sole.
“Ho un buon rivestimento io, io, impermeabile come quello degli scafi, ma non è una menzogna, no: la solidità del ghiaccio preserva un mondo abitabile, seppur dormiente”.
Eva Balthasar i Sardà(Barcelona, 1978) è una poetessa e scrittrice catalana. I suoi libri di poesia hanno ricevuto in Spagna numerosi riconoscimenti. Permafrost è il suo primo romanzo, in corso di traduzione in inglese, francese e portoghese. In Spagna è stato accolto da pubblico e dalla critica con grande entusiasmo e nel 2018 ha ricevuto il premio Llibreter de narrativa, assegnato dai librai catalani.