Senza LineaSenza Linea
Aa
  • Home
  • Qui Napoli
    • Eventi
    • Storia & Curiosità
  • Sport
    • Calcio Napoli
    • Migliori siti scommesse
  • Cucina
    • #Tengofame
  • Arte & Spettacolo
    • Musica
    • Arte
    • Cinema
    • Libri
      • Editoria
    • Serie Tv
    • Teatro
  • Nerdangolo
    • CosPlay
    • Fumetti
    • Giochi e modellismo
    • Hi Tech
    • Animazione
    • Videogiochi
  • LGBT
  • La tana del Bianconiglio
  • Salute & Benessere
Cerca
Reading: PINOCCHIO: Se le opere d’arte hanno sempre le gambe lunghe
Share
Aa
Senza LineaSenza Linea
  • Home
  • Qui Napoli
  • Sport
  • Cucina
  • Arte & Spettacolo
  • Nerdangolo
  • LGBT
  • La tana del Bianconiglio
  • Salute & Benessere
Cerca
  • Home
  • Qui Napoli
    • Eventi
    • Storia & Curiosità
  • Sport
    • Calcio Napoli
    • Migliori siti scommesse
  • Cucina
    • #Tengofame
  • Arte & Spettacolo
    • Musica
    • Arte
    • Cinema
    • Libri
    • Serie Tv
    • Teatro
  • Nerdangolo
    • CosPlay
    • Fumetti
    • Giochi e modellismo
    • Hi Tech
    • Animazione
    • Videogiochi
  • LGBT
  • La tana del Bianconiglio
  • Salute & Benessere
Follow US
  • Disclaimer
  • Privacy
  • Buy This Theme!
  • Advertisement
  • Contact us
© 2022 Senzalinea testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Napoli n. 57 del 11/11/2015.Direttore Responsabile Enrico Pentonieri
Cinema

PINOCCHIO: Se le opere d’arte hanno sempre le gambe lunghe

Christian Capriello
Christian Capriello 3 anni fa
Share
6 Min Lettura
SHARE

Matteo Garrone non ne dimentica nessuno. Rispetto al romanzo d’origine del Maestro Collodi – roba così genuina, pionieristica e indimenticabile, da far accapponare la pelle a donne e uomini di qualsiasi generazione, potendo contare su grado di fascinazione assolutamente trasversale – restano tutti i personaggi principali.

Geppetto e il burattino di legno più famoso di tutti i tempi, Mangiafuoco, Lucignolo, la Fata Turchina, il Grillo Parlante, il Gatto e la Volpe, l’Omino di burro, il Tonno e la Balena. L’ennesimo adattamento cinematografico di una delle favole italiane più conosciute del pianeta, altresì accorto a proporsi come assolutamente aderente e rispettoso dell’originale. E questo si rivela assolutamente un bene.

Il casting deve essere stato molto accurato, evidentemente nell’esigenza di rispettare al massimo possibile il novero di espressioni e di volti che doveva conseguirsi. Tutte facce adatte, con annessa capacità di recitazione molto al di sopra della media. Estrema cura anche nei costumi e nei trucchi (pregevolissimo l’effetto del legno di cui si fa sostanza il bambino). Altresì, estrema dovizia nell’elargire piccoli e mai ridondanti speciali di second’ordine, e solo laddove questi si rivelano indispensabili per sostenere uno dei canovacci narrativi più evergreen di sempre, e in assoluto.

Il regista è evidentemente innamorato dell’opera e del romanzo originale, e da ogni sequenza ne trasuda l’amoroso rispetto. Garrone, poi, è molto bravo già di per sé, e quindi il risultato è un perfetto equilibrio nella miscela di elementi narrativi e di plasmatura di personaggi che, nel tempo, indipendentemente dai vari cicli generazionali, sono ormai diventati archetipici; tendendo, inesorabilmente, in direzione di  quel fulcro ebbro della più genuina drammaturgia.

Anche questa pellicola vede il sempre più affascinante percorso iniziatico relativo alla vita di un burattino che sogna di diventare un bambino reale. E quindi, in prospettiva, di diventare un uomo.

Nei suoi occhi disincantati, mai va ad eclissarsi questo obiettivo. La barra è sempre a dritta, anche nei momenti difficili, nei frammenti di un’avventura cui, in taluni frangenti, lo sconforto è un compagno di viaggio purtroppo così fedele da fare il paio con la più aspra disperazione.

Spesso ai salti compiuti in avanti verso la meritoria acquisizione, “step by step”, di una nuova e più felice condizione, fanno eco degli ancor più cospicui balzi all’indietro, facendo si che si abbia la perenne sensazione di assistere alle volute ginniche di un elastico sempre a un epsilon dallo spezzarsi definitivamente e senza alcuna possibilità di ricorso a una seconda chance, ripiombando al punto di partenza pur arrivato, spesso, giusto a un passo dalla “trasformazione” tanto desiderata.

Gli interpreti sono pienamente all’altezza della situazione: Benigni è compassato e commovente, e bene va a replicare l’efficacia del celebre e compianto Nino Manfredi nella versione televisiva del ”Pinocchio” di Luigi Comencini). Il giovanissimo Federico Ielapi è di statura e fattezze minute, ma a suo modo è davvero determinato e granitico nelle sue volontà e velleità, sempre a cavallo fra l’esuberanza della giovane età e la brama di appartenere al mondo dei sanguinei, corroborando il tutto con ciclopiche alternanze di disobbedienza e lealtà.

Massimo Ceccherini e Rocco Papaleo, sono verosimili compositori della celebre coppia “Il Gatto e la Volpe” ; Gigi Proietti, perfettamente a suo agio nel ruolo, funge da arcigno Mangiafuoco, dotato di starnuto facile e ancor più agevole invettiva; Davide Marotta è il Grillo Parlante. Maria Pia Timo è la Lumaca, Enzo Vetrano è il Maestro, Nino Scardina è un credibilissimo Uomo di Burro. E poi ci sono le due fatine (bambina e adulta) Alida Baldari Calabria e Marine Vacht, la prima compagna di giochi (e marachelle), la seconda mamma e Madonna. Forse paradossalmente, il personaggio sul quale il focus è risultato attenuato è Lucignolo, interpretato dall’effervescente volto da scugnizzo del piccolo Alessio Di Domenicantonio.

Questo Pinocchio è visivamente splendido e pedagogicamente inappuntabile; va poi a rilevarsi quel quid di prudenza verso quello spirito anarchico che pur va a subodorarsi “tra le righe”.

Manca Melampo, il che apre la porta a un dubbio: ovvero, che lo spirito notoriamente trasgressivo di Collodi – che fra le righe fa il tifo per Lucignolo e disprezza Melampo – sia stato ridimensionato dalla necessità di costruire una favola più addomesticata, meno incline alla provocazione generale.

Garrone compone del Maestro un quadro feroce, al limite dell’accusatorio, quasi a lasciar intendere che Pinocchio non avesse poi sbagliato a marinare la scuola.

I toni utilizzati in questa trasposizione cinematografica sono, poi, piuttosto tendenti al “pacifico”, un filo ridimensionando quella vis sovversiva che ha relegato Pinocchio nell’olimpo della narrativa immortale, tuttavia non stemperando nello spettatore il seme della perenne curiosità per il dipanarsi della trama, pur consapevoli di conoscerla ormai a menadito.

In ogni modo, anche in questo lavoro, non può non evincersi che trattasi, al di là di tutto, di un’opera senza tempo.

E Pinocchio, ovvero l’adorabile bugiardello di legno, resta uno dei cult più commoventi della storia.

Powered by JustWatch

Potrebbe piacerti anche

Fantasy Day 2023: gli annunci di oggi 29/05

LA STATUA DEL “CRISTO ROTTO”

NAPOLI FEMMINILE, CHE FESTA! LE AZZURRE VINCONO A TAVAGNACCO E TORNANO IN SERIE A

Fantasy Day 2003: gli ultimi annunci

BATTUTA ANCHE L’INTER, PER IL NAPOLI A BOLOGNA ULTIMA TRASFERTA STAGIONALE

Christian Capriello Dic 21, 2019
Share this Article
Facebook TwitterEmail Stampa
Pubblicato da Christian Capriello
Christian Capriello, 42anni. Ingegnere, scrittore, risiede stabilmente nella dimensione del Sogno. Sposato, un bimbo di 2 anni. Scrivere è una sua passione. Minaccia stabilmente di non smettere di coltivarla. Come per la a poesia e il cinema americano.
Previous Article Tex #709 – La furia di Makua – Recensione
Next Article X-WIN FIRMA UN ACCORDO PER LA DISTRIBUZIONE DEI MODULI LONGI SOLAR, LEADER DEL FOTOVOLTAICO MONOCRISTALLINO

Ultime notizie

Gluten-Free Doria: Pane Casereccio e Panini per Hot Dog
12 minuti fa Danilo Battista
Plumcake Senza Glutine Bauli
24 minuti fa Danilo Battista
Bistefani presenta i nuovissimi Pain au Chocolat
36 minuti fa Danilo Battista
Arriva GIRELLA GRANELLA
58 minuti fa Danilo Battista
Doria presenta i Bucaneve Senza Zuccheri Aggiunti e Senza Lattosio
1 ora fa Danilo Battista
Fantasy Day 2023: gli annunci di oggi 29/05
4 ore fa Danilo Battista
Kaspersky annuncia il progetto CitySCAPE
4 ore fa Danilo Battista
DISNEY+ KIZAZI MOTO: GENERAZIONE DI FUOCO DAL 5 LUGLIO IN STREAMING
12 ore fa Redazione
Storia di cervelli che hanno cacciato la scienza
12 ore fa Fabiana Sergiacomo
LA STATUA DEL “CRISTO ROTTO”
12 ore fa Luciana Pasqualetti

You Might Also Like

EventiNerdangolo

Fantasy Day 2023: gli annunci di oggi 29/05

4 ore fa
Storia & Curiosità

LA STATUA DEL “CRISTO ROTTO”

12 ore fa
SportCalcio Napoli Femminile

NAPOLI FEMMINILE, CHE FESTA! LE AZZURRE VINCONO A TAVAGNACCO E TORNANO IN SERIE A

20 ore fa
EventiNerdangolo

Fantasy Day 2003: gli ultimi annunci

1 giorno fa
Senza LineaSenza Linea

© Senzalinea testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Napoli n. 57 del 11/11/2015.Direttore Responsabile Enrico Pentonieri

Questo sito utilizza cookie. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie clicca qui. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Accept Reject Read More
Privacy & Cookies Policy

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these cookies, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are as essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may have an effect on your browsing experience.
Necessary
Sempre abilitato
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
ACCETTA E SALVA
Welcome Back!

Sign in to your account

Lost your password?