Qualche mese fa ho iniziato questa rubrica per far conoscere il cosplay a chi non facesse parte di questo mondo. E’ abbastanza facile essere letti da chi fa cosplay, da chi organizza eventi, da fotografi del settore e dallo sterminato pubblico “nerd”, decisamente meno facile è essere letti (e capiti) da chi non conosce o non è interessato a questo mondo. La passione può essere scambiata per fanatismo, esibizionismo ed altro, e mentre la maggior parte delle persone possono etichettare questa passione come “una carnevalata”, altre altre volte si scatenano meccanismi perversi che fanno scattare del vero e proprio cyberbullismo.
Pochi giorni fa girovagando su Facebook mi sono trovato davanti la foto di una ragazza che portava in giro il cane con il coslay di Harley Quinn, la foto era di un gruppo ironico che seguo regolarmente dove vengono segnalate in modo ironico situazioni di “degrado” nella provincia di Roma, ma non solo. La didascalia della foto recitava più o meno così: “Questa situazione delle Harvey Quinn sta sfuggendo di mano”, a dire la verità un sorriso l’ha strappato anche a me, colpito dal gran numero di commenti sono andato a leggerli ed ho trovato una marea di offese che si possono riassumere in una sola parola: cyberbullismo.
I gestori della pagina probabilmente hanno pubblicato la foto con la giusta dose di ironia, la stessa protagonista della vicenda è intervenuta nella discussione, diverse persone hanno difeso la ragazza, ma i commenti offensivi non si sono fermati, anzi: sei fissata, hai rotto con questa Harvey Quinn, sei brutta, sei grassa.
La ragazza in questione si chiama Vivien. Vivien è una ragazza di 17 anni di Roma di origini irlandesi,tedesche e venete. Frequenta l’ artistico, fa cosplay da quando aveva 11 anni,.E’ una ragazza normale, con un fisico normale, con una sana passione per il cosplay e stava semplicemente portando a spasso il suo cane prima di andare al Romics. Ho contattato personalmente Vivien che fortunatamente si è rivelata una ragazza forte che non ha dato peso a questi attacchi triviali, ma se un episodio del genere fosse capitato ad una persona più emotiva?
Il problema del cyberbullismo con relative vittime colpevolizzate, umiliate e che troppe volte compiono dei gesti estremi è in grandissima ascesa, persino i mezzi di informazione come la TV ne parlano ampiamente (anche se in maniera non sempre corretta al dire il vero) . Il discorso è decisamente complesso e parecchio articolato, ma vi anticipo che in futuro alcuni articoli di Nerdangolo tratteranno di nuovo questo argomento. Il mondo del cosplay è anche pieno di episodi spiacevoli (alcuni accaduti anche al recente e già citato Romics di Roma n.d.r.) ed è giusto parlarne in maniera corretta.
Nelle prossime settimane Vivien sarà protagonista di una nostra intervista , così impareremo a conoscere lei e i sui lavori. Nel frattempo vi linko la sua pagina su Facebook dove potrete dare un’ occhiata ai cosplay che ha realizzato fino ad ora. Ovviamente questo non interessa chi l’ha etichettata con quei commenti così fastidiosi e di cattivo gusto, ma tutti gli articoli di cosplay su Senzalinea sono scritti per chi è appassionato, ma anche per chi è incuriosito da questo mondo e vuole conoscerlo senza nessun pregiudizio.