Il frutto del melone ha origini antichissime, ancora incerte, sarebbe originario dell’Asia Centrale, mentre secondo altri studi è possibile che provenga dalle zone tropicali dell’Africa, dalle quali successivamente si sarebbe diffuso in India, Cina e tutto il Medio Oriente, giungendo infine nel bacino del Mediterraneo.
Dal punto di vista botanico , la pianta è caratterizzata da un lungo stelo strisciante o rampicante e peloso, su cui sono inserite delle grosse foglie che durante la primavera presentano fiori di colore giallo tendente al verde o al verde chiaro di un’unica colorazione o con striature. Sono stati rinvenuti degli affreschi negli scavi di Ercolano che raffigurano il frutto tagliato a metà, il primo autore a parlarne in Campania è Plinio il Vecchio, il quale riferisce che il melone era assai gradito all’imperatore Tiberio. Oggi il melone è coltivato in tutta Italia specie in Emilia, dove la coltura è praticata con successo da diversi anni.
Esistono diversi tipi di melone: cantalupo, retato, gialletto.
Per la grande quantità di acqua in esso contenuto, il melone è uno dei prodotti più indicati per contrastare la disidratazione durante i mesi estivi. Contiene numerosi nutrienti : minerali (potassio 310 mg, fosforo 25 mg, sodio 17 mg, magnesio 13 mg) vitamine (C 30 mg, A 0,7 mg, B-carotene 4,7 mg). Ha quindi proprietà diuretiche e depurative. E’ molto utile anche in cosmetica , perché grazie alla sua polpa si preparano maschere che rendono la pelle morbida e tonica.
Curiosità: più che all’abbinamento con il prosciutto crudo, c’è un abbinamento bellissimo con l’arte. Il melone infatti è spesso presente in meravigliosi dipinti di nature morte , risultando un elemento caratteristico di questi quadri, capaci di donare una durata eterna a questo frutto tipico delle caldi estate italiane e non solo.