Correva l’anno 1992, e in edicola da pochi mesi si era affacciato un nuovo personaggio edito da Sergio Bonelli e ideato da un trio di autori noti come la banda dei sardi a causa delle comuni origini.
Antonio Serra, Michele Medda e Bepi Vigna firmarono tutti i primi numeri di Nathan Never che sono, per me che ne scrivo, ammantati di un fascino che poche altre serie possiedono.
Ciascuno di essi ha rappresentato un tassello dell’immersione in una saga di fantascienza capace di affrontare temi sociali e atmosfere di pura azione ed avventura mescolandole ed alternandole con risultati molto spesso eccellenti, e sempre stimolanti.
L’albo numero 31 della collana Speciale Nathan Never, con il titolo di Ritorno all’inferno, è un esplicito riferimento proprio all’albo numero 10 Inferno pubblicato nel 1992 sulla serie regolare, uno dei tasselli descritti poc’anzi e tra le storie meglio ricordate dai lettori della serie.
A contribuire a rendere quella lontana storia una pietra miliare ci fu l’intuizione da parte di Bepi Vigna di accompagnare alcune vignette con delle terzine estratte direttamente dalla Divina Commedia creando didascalie ancora più incisive. Il Primo livello della Città Est è anche stavolta teatro dell’azione ed è a tutti gli effetti un inferno, reso tale dalla Grande Catastrofe da cui prende le mosse l’interno universo narrativo, e se all’epoca offriva rifugio ai peggiori reietti della società e ai mutati, oggi non molto è cambiato, a parte i diritti acquisiti da questi ultimi.
Vigna ritorna dunque nel Primo livello e spedisce nuovamente Nathan in una missione di soccorso per l’occasione meno “epica” ma non per questo più semplice. Fedele alla sua predilezione per torbide atmosfere da thriller ambientato nel futuro, l’autore sardo costruisce una trama che ad un prologo ambientato nel 2096 (secondo la datazione in vigore nella serie) fa seguire l’indagine di 28 anni dopo. È proprio tra le tavole di questo prologo che ritroviamo palesi e voluti rimandi e citazioni alla storia originaria, con inquadrature e sequenze che vengono rimesse in scena strizzando l’occhio al lettore di lungo corso.
Non troverete alcuno spoiler nelle righe che seguono, ma come ben evidenziato nella prima pagina di Ritorno all’inferno suggeriamo di leggere questo albo Speciale subito dopo il numero 355 della serie regolare attualmente in edicola.
La missione di soccorso di Nathan ha l’obiettivo di rintracciare due docenti di Archeologia Industriale dell’Università del Quarto Livello, spariti durante una ricerca proprio tra i meandri, le tubature e le putride acque del Primo Livello. La missione si rivela a dir poco rocambolesca a causa della presenza di strane creature, mentre dalle indagini condotte in superficie negli uffici dell’Alfa emergono dei risvolti che coinvolgono il Dipartimento militare e che rendono più chiari i motivi della sparizione degli scienziati.
Le sperimentazioni forse lecite ma eticamente discutibili che vengono condotte nel Primo livello sono un dichiarato omaggio di Vigna a L’isola del dottor Moreau di H.G. Wells, opera imprescindibile per chiunque scriva di fantascienza, e sono anche l’espediente necessario a far spiccare l’indole di Nathan e la sua chiara visione su chi siano le vittime e chi i carnefici, sulle direzioni da prendere per portare sprazzi di luce in una società allo sbando, con decisioni scomode ma ineccepibili.
A completare il “sequel” di Inferno si ricompone il tandem tra Vigna e Dante Bastianoni, autore delle storiche tavole del 1992. È stata una sorpresa più che gradevole confrontare il tratto dell’autore (che da qualche tempo mancava ai disegni dell’Agente Speciale Alfa) e la sua evoluzione a quasi 30 anni di distanza. Un bel tuffo nel passato con disegni molto riconoscibili e soprattutto di stampo tradizionale, ricchi di dettagli e solo quando necessario più scarni ed inseriti in vignette più spoglie. Bastianoni ha lavorato per queste tavole in maniera molto classica per recuperare quel gusto del suo primo Nathan, ma offrendo spesso delle inquadrature dall’alto utili a creare smarrimento anche nel lettore, costretto a studiare meglio la tavola per entrare in pieno nelle dinamiche dell’azione.
Questo albo Speciale pubblicato in edicola il 17 dicembre fa da viatico ad un anno come il 2021 che vedrà Nathan Never celebrare i 30 anni di vita editoriale e durante il quale vivremo numerosi ulteriori colpi di scena.
uscita: 17/12/2020
Formato: 16×21 cm, b/n
Pagine: 160
Soggetto: Bepi Vigna
Sceneggiatura: Bepi Vigna
Disegni: Dante Bastianoni
Copertina: Sergio Giardo