Sono stati resi noti quelli che sono i primi dati dell’Osservatorio Economico della Camera di Commercio della Romagna per quello che riguarda l’inizio del 2018. Dati che fanno emergere come il sistema produttivo stia registrando dei segnali positivi, anche se rimangono delle criticità per quello che riguarda il comparto agricolo e il commercio al dettaglio, quest’ultimo sempre più schiacciato dai grossi colossi dell’e-commerce.
Entrando nel dettaglio dei dati emersi, si nota come in provincia di Rimini le sedi riguardanti le imprese rimangono del tutto stabili a quota 34.355, con una prevalenza di aziende legate ai servizi di ristorazione e alloggio, vista la rilevante connotazione turistica della Romagna. Buona anche la performance delle aziende legate al comparto manifatturiero, che fa segnare un +9,4% nel primo trimestre del 2018, mentre è significativo anche l’aumento dell’export del 10,5%, facilitato anche dalle nuove tecnologie e dalla possibilità di vendere le proprie merci in tutto il mondo grazie al web e all’e-commerce.Questi dati hanno portato con sé anche un traino per quanto riguarda il comparto occupazionale, che ha visto la contrazione del 76% delle ore di cassa integrazione concesse in precedenza, generando anche un aumento delle attivazioni lavorative del 5,3%. Segnali decisamente incoraggianti che possono portare l’economia italiana fuori dal tunnel della crisi, una situazione che rimane ancora delicata e legata a delle criticità che vanno risolte. Su questo devono lavorare ancora molto le Istituzioni per garantire provvedimenti a livello governativo che siano in grado di dare stabilità e favorire l’occupazione e l’attività delle aziende.
A favorire questi segnali positivi di inizio 2018 c’è anche un miglioramento delle condizioni relative ai prestiti aziendali, con soluzioni e possibilità, come quelle del colosso ING Direct, finalizzate a garantire una veloce ed efficace liquidità alle piccole e medie imprese attraverso prestiti flessibili che hanno come finalità quella di sostenere gli imprenditori dinamici e pragmatici nella realizzazione dei loro progetti.Purtroppo, in questi dati economici relativi ai primi mesi del 2018 non mancano le note stonate, come la difficoltà dei commercianti al dettaglio nel tenere il passo dei più grandi punti vendita e soprattutto verso chi effettua vendite online. La piccola e media distribuzione ha registrato un calo del 3 e del 6,2%, dati che confermano la necessità urgente per queste ultime di ricorrere a nuovi strumenti tecnologici della rete che permettano a queste ultime di rimanere competitive con la concorrenza. Inoltre, si registra anche un elevato tasso di disoccupazione, pari al 10,2%, mentre sono ancora in sofferenza molte delle aziende del settore per quello che riguarda i l’ottenimento e la restituzione del credito, fondamentale per pianificare crescita e sviluppo.
Si registrano luci e ombre anche per un settore chiave in Emilia Romagna come quello del turismo, che fa segnare un primo quadrimestre con un calo di arrivi e un aumento di presenze, fattore quest’ultimo dovuto alla forte presenza di stranieri sul territorio. Secondo i dati previsionali, tale settore, nel 2018, dovrebbe far registrare una crescita dell’1,5%.