La Leggenda della “barchetta fantasma ” e la prova del Vero Amore
C’è qualcosa di magico nei racconti che si tramandano nel tempo, e che forse, spesso, sotto sotto nascondono un pò di verità.
A Napoli, raccontare leggende e storie più o meno realmente accadute, è quasi una vera e propria arte. Sono tante le figure fantasma che continuano ad accompagnare la nostra vita una di queste, forse la più romantica, appartiene proprio alla famosa “barchetta fantasma“.
La leggenda narra, la storia di un grande amore non corrisposto che finisce in tragedia. Due giovani, Tecla e Bruno, pur essendo ormai uniti in matrimonio, non vivevano quello che si può definire un grande amore. Bruno era follemente innamorato della sua bellissima sposa che però purtroppo a sua volta, provava solo una forte indifferenza nei confronti del marito.
Un giorno, Tecla, pur essendo una donna tutta di un pezzo,molto morigerata, e decisa a non farsi trasportare dalle frivolezze dell’amore, fu colpita da un improvviso quanto repentino e incontrollabile colpo di fulmine, innamorandosi perdutamente di un bellissimo ragazzo di nome di Aldo. Iniziò tra i due una storia clandestina ed extraconiugale, i due erano uniti da un grande ed incontrollabile amore pieno di passione che la stessa Tecla non aveva mai provato prima. I due innamorati decisero di vivere la loro storia d’amore da fuggiaschi e per questo una notte salirono a bordo di una barca, quel viaggio però fu per loro fatale. Sulla barca che doveva portarli altrove, trovarono Bruno, il marito legittimo di Tecla, che accecato dalla rabbia per essere venuto a conoscenza del tradimento aggredì prima verbalmente poi con maniere forti i due fuggitivi. La barca si capovolse e vide morire insieme i due amanti, che caduti in acqua prima di venire inghiottiti dalla stessa riuscirono a darsi un ultimo ma intenso bacio d’amore.
A Napoli, si racconta che ancora oggi, nelle caldi notti d’estate, Dio consenta solo a chi è veramente innamorato di vedere da gli scogli di Posillipo, la barchetta fantasma che traghettò Aldo e Tecla, dando così una prova inconfutabile del grande amore.