E’ uno scrittore salernitano che, dopo aver iniziato la sua carriera come autore di romanzi fantasy, vira verso il thriller. Prima con il racconto breve Nella pioggia, finalista al premio “Gran Giallo Cattolica”, e poi con i romanzi Il Buio Dentro, I figli del male, Le colpe della notte, Il tempo dell’odio, Delitto in riva al mare, L’uomo senza sonno.
Il Buio Dentro gli permette di valicare i confini nazionali venendo tradotto da Bragelonne, una delle più prestigiose case editrici d’oltralpe, in Francia, Canada e Belgio; lo stesso romanzo viene anche citato dal “Sunday Times” come uno dei cinque thriller non inglesi migliori del 2017.
Quando hai deciso di diventare uno scrittore di thriller?
Leggevo molti thriller, mi sono sempre piaciuti. Credo che un autore debba scrivere ciò che gli piace. Ho iniziato a scrivere quando ero molto giovane. Poi ho smesso per i troppi impegni che avevo, come per esempio gli studi universitari, il lavoro. Da più o meno 15 anni ho ripreso a scrivere e posso dire che negli ultimi sei anni sto avendo qualche soddisfazioni in più, anche se, purtroppo, in Italia non si può vivere solo di scrittura. Sono pochi quelli che ci riescono. Spesso invidio le persone che non hanno sogni e che si accontentano di soddisfare solo i loro bisogni primari. Loro almeno non sanno cosa significa portarsi dentro quel senso perenne di insoddisfazione. Ma io ho bisogno dei sogni per vivere.
I tuoi romanzi sono ambientati a Salerno. Quanto contribuisci a conoscere questa città e farla diventare internazionale?
Io leggo molta letteratura americana e ciò che mi piace di più è scoprire la provincia, i quartieri. Per esempio Stephen King nelle sue opere ci racconta la provincia del Maine e ci fa vivere le realtà del posto. In questo modo, attraverso la lettura riusciamo anche a viaggiare. Non credo di essere il rappresentante di Salerno, o della provincia. Scrivo addirittura di paesini molto remoti e lo faccio perché credo che uno scrittore debba scrivere su ciò che conosce, deve essere il più leale possibile. Poi, se il lettore, mosso dalla curiosità, cerca il nome del paese o di Salerno stesso per saperne di più, questa cosa mi inorgoglisce.
Quando scrivi, hai bisogno di silenzio assoluto o ti concedi qualche distrazione come ascoltare musica?
Io ho bisogno di scrivere a casa, sulla mia scrivania, del mio pc e dei miei spazi e alcune volte ascolto musica. Spesso si tratta di musica Ambient per creare l’atmosfera giusta. L’ascolto con le cuffie e, isolandomi completamente, mi stimola e mi aiuta a concentrarmi.
Ti consideri più scrittore o più lettore?
Senza nessun dubbio sono più lettore che autore. E’ un po’ ciò che accade in Italia, ci sono più scrittori che lettori. Abbiamo bisogno di lettori per evitare che molti di questi autori non vengano letti. Ciò significherebbe muovere l’economia ed eviteremmo così che molte piccole librerie chiudano.
I tempi sono cambiati e le statistiche dicono che i giovani leggono poco, si parla di crisi della cultura e della lettura.
Comprendo perfettamente a cosa ti riferisci. Oggi si attribuisce la colpa ai genitori che non incentivano i figli alla lettura. Io non ho mai visto i miei con un libro tra le mani. La mia è stata semplicemente curiosità, iniziai a leggere per pura curiosità. E’ ovvio che ci troviamo in un contesto storico più complicato perché oggi siamo continuamente distratti, come per esempio controllare i social , guardare il cellulare. Si potrebbe stimolare i giovani, forse, attraverso i programmi scolastici proponendo incontri con autori, con gruppi di lettura e corsi di scrittura. Ma la parte più importante è quella degli autori che devono scrivere storie con uno stile di scrittura che permetta di essere interessanti a tal punto da vincere le distrazioni.
La lettura richiede concentrazione senza limiti di tempo. Oggi siamo abituati a scorrere velocemente le immagini.
Leggevo di una statistica che diceva che i video di oltre 50 secondi non vengono mai visualizzati fino in fondo, ai trenta secondi passano oltre. La soglia di attenzione è veramente bassa.
I tuoi libri sono stati tradotti in francesce. Credi che con le traduzioni si possano perdere dei passaggi importanti?
Sono stati tradotti “Il buoio dentro”, “L’uomo senza sonno” , uscito a gennaio, e ad ottobre uscirà “Delitto in riva al mare”. La settimana scorsa sono stato al salone del libro di Bruxelles, è stata una bellissima esperienza. Purtroppo per impegni di lavoro non sono potuto essere a Parigi il weekend scorso. Per quanto riguarda la traduzione, non si può fare altro che avere fiducia del lavoro della casa editrice. Dalle recensioni ottenute , fino ad oggi, credo che sia stato fatto un buon lavoro visto che nessuno si è lamentato.
A Maggio esce il tuo prossimo romanzo con la casa editrice Newton Compton Editori
Il 7 Maggio uscirà “Luna Rosso Sangue”. Anche questo romanzo è ambientato nella provincia di Salerno. Il 18 giugno sarò presente al Salerno Letteratura Festival .
Hai mai pensato di scrivere una saga visto che sono molto di moda?
Non sono un amante delle cose seriali. Scrivere una saga è complicato, devi strutturare bene le storie per non deludere le aspettative del lettore e far crescere i personaggi in ogni libro. E’ abbastanza impegnativo.
Nei tuoi libri, esiste un comune denominatore tra i personaggi principali?
I miei personaggi non hanno nulla in comune. Però nei miei libri si può trovare il “marchio di fabbrica” della mia narrativa che è fondamentale per riconoscere in ogni libro lo stile proprio dell’ autore.
Tra tutti i personaggi che hai fatto morire, quale ti è dispiaciuto di più?
La vittima del mio ultimo romanzo, “Luna Rosso Sangue”, mi ha preso di più emozionalmente e spero che inneschi una empatia da parte del lettore.
Dai social ho scoperto che oltre alla scrittura, ti dedichi anche ai gatti randagi.
In questo preciso istante, parlo con te e riempio le ciotole dell’acqua dei gatti dell’oasi felina di cui sono tutore. Collaboro amche con altre associazioni.
Sei così generoso anche con i tuoi lettori che ti contattano attraverso i social? Leggi tutte le recensioni?
Io sono una persona molto discreta e riservata, ma bisogna sempre rispondere al lettore che ti scrive per trasmetterti la sua opinione sul libro appena letto. Leggo le recensioni per avere un riscontro e capire se ho raggiunto il mio obbiettivo, che è quello di piacere come autore.
Progetti futuri?
Più che un progetto è un desiderio. Spero di essere tradotto in Spagna perché il mercato spagnolo mi attira.