Apu Old Wild West Udine – GeVi Napoli 67-77 (17-22; 38-38; 53-56)
Missione compiuta per la GeVi Napoli: i ragazzi di coach Sacripanti espugnano il PalaCarnera di Udine in Gara 4 di Finale del Tabellone Oro dei Playoff di Serie A2, chiudono la serie sul 3-1 e regalano alla città quella Serie A che mancava dal 2008, quando il fallimento della Eldo del Presidente Maione diede inizio ad anni di delusioni, fallimenti e tribolazioni.
E’ stata invece una stagione esaltante quella della squadra del patròn Grassi, che si era già aggiudicata la Coppa Italia di categoria, sempre contro Udine, lo scorso 4 Aprile nelle Final Eight di Cervia.
Dopo una Gara 3 sottotono, con tanti errori al tiro, Napoli fa capire ben presto di avere intenzioni bellicose; Sacripanti ritrova Iannuzzi e lo rilancia subito in quintetto insieme a Mayo, Marini, Parks e Zerini, sorprendendo con il “doble pivote” Boniciolli, che schiera Antonutti, Mobio, Johnson, Foulland e Giuri.
E’ proprio Iannuzzi il protagonista del primo allungo di Napoli, che scatta meglio dai blocchi sul 2-9, ma l’APU reagisce con veemenza, piazzando un controparziale di 12-2 che regala il primo vantaggio ai padroni di casa (14-11).
La GeVi, però, non si scompone, e com’è spesso accaduto nei match importanti di questa stagione la scossa arriva da Lorenzo Uglietti: l’ex Treviso morde in difesa ma trova anche canestri importanti, tra cui il buzzer in equilibrio precario che consente a Napoli di chiudere il primo quarto avanti di 5 (17-22).
Gli azzurri sembrano avere il controllo della partita, e quando Parks trova il canestro del +8 (21-29) Boniciolli è costretto al timeout; Johnson si innervosisce dopo un contatto non fischiato, si becca un tecnico, e Monaldi dalla lunetta regala il primo vantaggio in doppia cifra ai partenopei (23-34).
Udine, come sempre in questa serie, trova la forza di reagire, e i soliti splendidi Giuri e Johnson confezionano il controbreak di 9-0 che riporta l’APU a contatto: stavolta è Pellegrino a segnare sulla sirena, mandando le due squadre all’intervallo lungo in perfetta parità a quota 38.
Napoli inizia il secondo tempo commettendo 3 falli in 40″, e mostrando tutta la sua voglia di non concedere un centimetro all’attacco friulano; Udine trova il vantaggio con Johnson, ma Mayo e Parks replicano tenendo gli ospiti avanti, e il canestro da sotto di Zerini per il 40-46 induce Boniciolli a una nuova sospensione.
La GeVi non trova i canestri per allungare, ed il match resta dunque in equilibrio: la tensione è palpabile e lo dimostrano gli innumerevoli errori di entrambe le squadre dalla lunetta; Iannuzzi ritrova il parquet e torna ad incidere sui due lati del campo, segnando dalla media e poi realizzando il libero del 53-56 con cui si conclude la terza frazione.
Napoli rompe gli indugi nell’ultimo quarto, ritrovando lucidità e canestri importanti dai suoi uomini chiave: Marini colpisce dalla distanza, Burns cattura il rimbalzo offensivo segnando col fallo, e Parks trova dall’angolo la prima tripla della sua partita, che vale il +7 (60-67) ed obbliga Udine al timeout a metà parziale.
L’APU tenta l’ennesima rimonta, ma Mayo ed Uglietti trovano ancora la retina da 3 punti, tenendola a distanza (65-73), e stavolta la sospensione chiamata da Boniciolli a 3′ dall’ultima sirena sa di disperazione.
Napoli gestisce palla e cronometro, ritrova la lucidità dalla lunetta e Udine, dopo l’ultima palla persa da Giuri, alza bandiera bianca: finisce 67-77 per la GeVi, che può festeggiare la promozione mentre il PalaCarnera si svuota lentamente, dopo aver tributato l’ultimo, lunghissimo e meritato applauso alla propria squadra.
Sono 4 gli azzurri in doppia cifra: oltre ai soliti Parks, miglior realizzatore con 17 punti (con 7 rimbalzi), e Mayo (13 con 4/6 da 3 e 6 assist), sono stati preziosissimi gli 11 punti di Uglietti e i 10 di Iannuzzi.
Anche l’APU chiude con 4 uomini in doppia cifra: altra splendida prestazione per Giuri (15 punti) e Johnson (12), cui hanno dato man forte Mian (15) e Foulland (13), anche se non è bastato per portare la serie alla bella.
Raggiante, ovviamente, coach Sacripanti: “abbiamo raggiunto l’obiettivo, al termine di una grandissima stagione; complimenti ad Udine, grande avversario, ma mi preme ringraziare la società, il presidente ed i tifosi, questo traguardo è per i napoletani”.
Napoli torna in massima serie dunque, ed il benvenuto della Lega Serie A non si è fatto attendere.
La speranza è che ora gli azzurri possano restare stabilmente nell’elìte del basket italiano, ma la serietà e la solidità mostrate dalla società del Presidente Grassi e dei soci Tavassi ed Amoroso inducono all’ottimismo: la Napoli dei canestri può finalmente tornare a sognare in grande.