“L’Esodo” è il primo progetto cinematografico no profit che conta sull’autofinanziamento da parte degli italiani e racconta la vicenda degli “esodati”, figli inconsapevoli e involontari della riforma Fornero. Il film è stato proiettato il 25 Settembre al Napoli Film Festival, presso il cinema dell’Istituto Francese di Napoli.
Il film narra le vicende di Francesca (Daniela Poggi), un’”esodata” senza alcun reddito con una nipote a carico, Mary (Carlotta Bazzu), un’adolescente che disprezza la miseria in cui precipita improvvisamente con la nonna ormai alle soglie dei 60 anni. Non trovando alcuna soluzione alla sua grave condizione economica, Francesca finisce a mendicare in Piazza della Repubblica a Roma. I passanti vengono colpiti dall’immagine della donna che, nonostante elemosini quotidianamente, conserva l’aspetto di una persona distinta. Un aspetto che va contro ogni stereotipo di chi chiede l’elemosina e che incarna la nuova povertà italiana, quella dove apparire agiati conta più che esserlo veramente. La donna, pur mentendo a sua nipote sulla sua nuova “attività”, riesce a superare l’imbarazzo dei primi giorni e conoscerà diverse persone incuriosite dalla sua condizione. Le cose si complicano quando Mary, durante una manifestazione, sorprende Francesca mentre mendica in piazza. La reazione della giovane è sprezzante e da quel momento scompare dalla vita di Francesca, gettando la donna in un amara solitudine ancor più dura di quanto la loro condizione avesse fatto.
Alla prima napoletana ha partecipato l`intero cast, già reduce dal Cinema Film Festival di Mirabella Eclano ed ancora prima dal Villammare Film Festival, dove il film ha fatto incetta di premi: “Miglior Attrice Protagonista” all’intensa Daniela Poggi, “Miglior Opera Prima” a Ciro Formisano, “Miglior Attrice non protagonista” alla brava e convincente Cinzia Mirabella, “Attrice Rivelazione” Kiara Tommaselli e ad Emanuela Tittocchia, che nel film interpretata il ruolo del Ministro Elsa Fornero, è andato il premio “Cameo d’autore e impegno sociale nell’arte”. Infine, a Claudio Bucci il riconoscimento per la distribuzione e per il coraggio di proporre una vicenda di grande rilevanza sociale.