Vincere a Crotone era l’unica cosa che contava ieri: nel rinnovato (?) stadio Scida gli azzurri trovano i tre punti con una prestazione ancora interlocutoria seppur caratterizzata dalla solita recente abitudine mostrata dai partenopei di complicarsi la vita. Finalmente un turnover fatto con logica, così come richiesto a gran voce dai tifosi: Diawara dal primo minuto a formare il terzetto di centrocampo con Hamsik e Allan, difesa a quattro con il ritorno di Hjsay a destra, il redivivo Strinic a sinistra e al centro il solito Koulibaly (per il quale pare non esistere riposo) con Maksimovic, in avanti rinnovata fiducia a Gabbiadini (mal ripagata come vedremo) con Mertens e Callejon ai lati.
Parte con il piglio giusto il Napoli di fronte ad un avversario con un solo punto in classifica ma rinfrancato dall’esordio casalingo dopo l’esilio forzato a Pescara. Hamsik dopo pochi minuti sbaglia una conclusione facile per lui dal centro dell’area calciando a lato. Vantaggio azzurro al sedicesimo: il solito Mertens ubriaca Rosi e mette in mezzo, la palla giunge a Callejon che, dopo due interventi rivedibili della difesa calabrese, realizza il gol del vantaggio. Sembra tutto facile anche perché il Crotone, eccetto un tiro di Palladino, favorito da una leggerezza di Allan e parato da Reina, non impensierisce la retroguardia partenopea. Si erge a protagonista (ahinoi) Gabbiadini che prima sfiora il raddoppio sparando su Cordaz dopo ottimo assist di Callejon e poi si fa espellere per una assurda reazione dopo un fallo a metà campo. Inspiegabile il comportamento del centravanti bergamasco che, unico attaccante centrale in rosa, si autoesclude anche per le prossime importanti partite azzerando, di fatto, i crediti riacquisiti dopo la buona performance in Champions. Per fortuna due minuti dopo arriva il raddoppio di Maksimovic su azione d’angolo (quarto gol stagionale da corner, una buona notizia): primo gol in a per il serbo, giunto nel momento giusto. E già perché i calabresi accusano il colpo e rischiano di subire la terza rete ancora con Callejon che, lanciato magistralmente da Mertens (il migliore in campo con Maksimovic e Diawara), chiama Cordaz al prodigio.
Nella ripresa mister Nicola rompe gli indugi e inserisce attaccanti in serie: il Napoli controlla senza troppi affanni per buona parte della ripresa e non rischia molto. Con il passare dei minuti, però, la stanchezza per l’inferiorità numerica si fa sentire anche perche il solito Mazzoleni si guarda bene dal riservare identico trattamento a Crisetig che, già ammonito, ferma Allan con un fallo da dietro bloccando anche il pallone con la mano. Sfiora la marcatura in un paio di occasioni il Crotone prima con il gigante Simi che spara in curva di fronte a Reina e poi con Falcinelli sul quale si supera (finalmente!!) il portiere spagnolo, poco dopo che Mertens aveva sfiorato il terzo gol con una doppia occasione salvata sulla linea.
Mette in campo forze fresche mister Sarri (Zielinski per lo stanchissimo Hamsik, Giaccherini per Callejon ed El Kaddouri per Mertens) ma il Crotone realizza il gol della bandiera allo scadere del tempo regolamentare in mischia con Rosi che non trova niente di meglio da fare che esultare mettendo le mani alle orecchie rivolgendole verso il settore ospiti, nonostante una situazione di classifica che consiglierebbe all’ex romanista (mai amato a Napoli per un noto alterco con Lavezzi fatto di insulti e sputi qualche anno fa) di mettere le mani sugli occhi per la vergogna del solo punto in classifica conquistato che proietta i calabresi a disputare il prossimo campionato di serie b.
Una vittoria, dunque, che di certo non passerà alla storia ma che almeno consegna al Napoli un minimo di tranquillità e una aggiustatina alla classifica dove si azzurri sono ora quarti a meno due da Roma e Milan e a meno quattro dalla Juve. Proprio la Juve sarà il banco di prova per stabilire se il momento nero della squadra di Sarri è finalmente alle spalle: dopo il turno infrasettimanale (con l’Empoli di scena al San Paolo), infatti, torna Juventus-Napoli con tutti i suoi spunti di cronaca e con gli azzurri costretti a presentarsi, stranezze della vita, al cospetto dell’odiatissimo ex Higuain senza un vero centravanti!