Mi ha sempre affascinato moltissimo l’idea che la natura potesse essere curata solo dalla natura stessa e pur essendo totalmente ignorante in materia ho sempre cercato di carpire il più possibile dalla medicina così detta “alternativa”.
Fortunatamente il concetto di medicina “naturale” si sta espandendo anche ad i nostri migliori amici, oggi grazie alla dott.ssa Alma Florio Veterinaria Omeopata ci chiariremo meglio le idee.
Che differenza c’è tra la medicina “tradizionale” e l’omeopatia?
Cercare di confrontare la medicina omeopatica con quella tradizionale e quindi paragonare l’efficacia dei metodi curativi è alquanto fuorviante in quanto sono modalità terapeutiche ben diverse tra loro ma altrettanto efficaci se usate con conoscenza ed equilibrio.
Ciò che le distingue è innanzitutto il concetto stesso di malattia e la visione del soggetto sofferente: la allopatia tende a curare i sintomi spesso concentrandosi sull’organo la cui funzionalità è alterata, con farmaci di sintesi, a volte dannosi, e di solito senza considerare l’ individuo nella sua totalità.
Quest’ultimo è invece il fine principale dell’omeopatia: guardare a tutto ciò che compone l’animale, la sfera emotiva, comportamentale ed i suoi segnali fisici ed interpretare i sintomi come una alterazione dell’energia del soggetto senza cercare di smorzarli ma prendendoli in considerazione per avere una visione globale.
Molti sostengono che la medicina “alternativa” sia meno efficace dei farmaci “sintetici”, che ne pensi?
Mi chiedi se la terapia è meno efficace: a volte è semplicemente più lunga ma la guarigione sarà anche più profonda e duratura.
I rimedi utilizzati devono entrare in sintonia con l’energia del soggetto e sostenerla nello sforzo di riportare in equilibrio il nostro amico a quattro zampe.
Quali animali possono usufruire dell’omeopatia?
Tutte le specie e le razze di animali possono trarre vantaggio dall’omeopatia, nessuna esclusa, come del resto ogni forma vivente: basti pensare che i rimedi ultimamente vengono somministrati in agricoltura su piante, coltivazioni ed orti!
L’omeopata “animale” deve essere necessariamente un veterinario?
La terapia va sempre prescritta da un medico veterinario in seguito ad accurata visita magari con l’ausilio di analisi e mezzi diagnostici e seguita da un colloquio omeopatico molto particolare con il proprietario che fa da interprete di emozioni e stati d’animo del proprio animale: …una bella prova di amicizia , tutto sommato!!
Si tratta quindi di un atto medico con prescrizione finale dei rimedi tramite la classica ed obbligatoria ricetta!Una precisazione sui rimedi: le modalità di preparazione, diluizione, confezionamento e somministrazione sono molto particolari e non paragonabili con i farmaci classici.
Personalmente preferisco utilizzare quelli preparati a partire da tinture madre di origine vegetale.
Se vi interessa l’argomento, la dott.ssa Florio sarà presente venerdì 25 agosto dalle 10 alle 17 presso la piscina per cani de “i fondi di baia” come operatrice per farci fare un “tuffo” in questo affascinante mondo (prenotazione obbligatoria).