Oggi parleremo di una figura mitologica metà essere umano, metà camice, uomo o donna torturato dai suoi clienti, essere bistrattato od osannato all’occorrenza. Quindi sfatiamo alcuni luoghi comuni.
- I veterinari sono medici
Ebbene si: sono medici! Seguono un lungo iter formativo composto da specializzazioni e perfezionamenti proprio come nell’ambito umano, con la sottile (nemmeno troppo) differenza che hanno a che fare con specie, razze completamente diverse tra loro e che i pazienti non hanno possibilità di comunicare verbalmente sintomi, malesseri ecc. quindi ogni informazione viene filtrata da noi umani preoccupati, spesso ansiosi.
- I veterinari devono amare gli animali e farlo per passione
Ogni lavoro andrebbe fatto con passione, ma rimane appunto un lavoro, che deve far campare una persona e la sua (se la possiede) famiglia.
Certo, il presupposto fondamentale, è di avere una propensione verso il soggetto del proprio lavoro; ma visto che un dottore non viene ricompensato in “baci ed abbracci” è giusto che il lavoro venga debitamente retribuito.
- Alcuni veterinari sono venali
Come in ogni lavoro c’è chi prende un compenso maggiore e chi minore, certo ci sono medici che esagerano; ma ciò a cui dovremmo fare caso è se si tratta di una grande struttura, se ha dipendenti, se ha macchinari, sala operatoria o ci troviamo nel piccolo ambulatorio con un solo tavolo per le visite.
Il discorso è: se uno ti chiede 20 euro per una visita a casa ed in una struttura paghi 30/35 euro la visita, due domande fattele! È come il parrucchiere a domicilio e quello che ha un negozio: ha costi di manutenzione, gestione, bollette, personale, macchinari e strutture che, nel caso di una clinica, consentono una diagnostica.
- Il veterinario salva/uccide
Il veterinario è un professionista, ma può commettere errori, certo è responsabile del benessere di esseri viventi, e questo lo rende un lavoro ancora più complicato, ma non possiamo pensare che sia uno “stregone” che miracolosamente salva vite o un assassino perché ha commesso un errore valutativo o ha avuto molta sfortuna.
Non dimentichiamo che in “umana” per avere una diagnosi ci possono volere settimane, mentre in “veterinaria” pretendiamo una diagnosi dopo una visita, massimo due; quando però, il dottore inizia a proporre analisi dispendiose, spesso ci tiriamo indietro portando il nostro “amato” in uno studio dove c’è uno “bravo” che pare capisca allo “sguardo” il problema, nemmeno fosse Dr. House.
- Il veterinario deve essere sempre reperibile
Una clinica h 24 deve esserlo, un veterinario no! Se ad esempio facessi il muratore pretenderei di non ricevere telefonate notturne.. però si parla di vite, vero, quindi i professionisti più disponibili, lasciano il proprio recapito personale, disturbarli o meno e valutare la gravità ed urgenza di una situazione sta a noi ed anche aspettare i tempi tecnici per essere ricontattati dal dottore, qualora fosse incapacitato a rispondere, senza inondare di feccia il web ,sta alla nostra educazione.
- Internet non è un medico
Ormai ci rivolgiamo al web, per qualunque soluzione. E’ più facile, veloce e meno dispendioso. Se notiamo qualcosa di strano cerchiamo i sintomi, supplichiamo suggerimenti nei gruppi ecc. Ma siamo sicuri di arrivare poi ad una reale soluzione? Consigli e rimedi fai da te, del cugino, del negoziante, dell’allevatore, del toelettatore, risparmiamoceli e rechiamoci subito dal veterinario di fiducia! La stessa alimentazione, alla base della corretta gestione dei propri animali, deve essere seguita da un serio veterinario, che sicuramente lascerà disponibilità di scelta tra varie opzioni ai clienti in base alle esigenze specie-specifiche, individuali ed alla disponibilità economica della famiglia. Nella mia misera esperienza ho visto più danni da alimentazione casalinga “improvvisata ed autogestita” (o gestita da negozianti, allevatori, toelettatori ecc.), che da cibo industriale scadente da supermercato.
Perchè come dico sempre: nella vita non è importante trovare la persona giusta, ma il veterinario giusto.