Sanremo è finito da un mesetto, ma ancora se ne parla per via degli scandali e scaldaletti, del litigio dei Ferragnez, di Rosa Chemical e dei non vincitori che “meritavano di…”
Un’ orgia di musica e popolarità che invade e pervade tutto e tutti. Al centro ci sono loro: i cantanti. Per una settimana questi artisti sono al centro di una centrifuga mediatica che li strizza e a volte “li stende” senza pietà.
“Sanremo è Sanremo”, frase entrata nel gergo comune nella settimana Santa di Raiuno.
Da quando Amadeus ha preso le redini del festival ridisegnando le dinamiche e creando un nuovo regolamento, la gara è ritornata ad essere un evento seguitissimo. Ad ognuno i cinque minuti di celebrità, dando il ruolo di super ospite solo ai cantanti over 70 con una carriera solida alle spalle e costringendo tutti gli altri a misurarsi in gara, in barba alla spocchia di alcuni.
Cantanti di serie A e di serie B.
Prima era così, c’è da dire che un tempo Sanremo era il coronamento di una carriera -ci andavano Mina e Celentano- poi il tempo ha cambiato le cose; negli anni scorsi andavano in gara quelli che non vendevano dischi, quelli che cercavamo un rilancio, quelli che nessuno se li filava, gli sconosciuti diventati big in una sera; poi una volta famosi snobbare il festival era una regola molto seguita.
Eppure ci sono cantanti che, al di là del successo non sono mai andati in gara.
Chi sono i cantanti a tutt’ oggi allergici a Sanremo? Per ripicca, snobismo, presunzione, paura di mettersi in gioco?
Eccone alcuni
Tiziano Ferro. L’iron nazionale non è mai stato in gara, una carriera nata senza l’ aiuto dei talent, dei social. Come accadeva una volta, il passaparola in radio e l’acquisto del singolo in negozio. Tiziano cresciuto e diventato una star ha sempre evitato il festival nelle vesti di cantante in gara. La sua prima canzone in assoluto “Quando ritornerai” fu presentata alle selezioni per accedere alla categoria giovani nel 1999 ma non se lo filarono. Da allora nulla.
Luca Carboni. Qui non si tratta di spocchia, ma del concetto di cantautore schivo e riservato. Lui ha dichiarato senza mai contraddirsi: «Il mio successo è nato perché non ho mai partecipato a Sanremo – diceva nel 2009 Luca Carboni – lì ti giochi tutto in cinque minuti. Il dramma è che o vinci o perdi per sempre».
Cesare Cremonini. Lui e i defunti Lùnapop scartati con una ballad ad inizio carriera non ne hanno più voluto sapere, complice poi il successo del loro primo disco e la carriera di Cesare arrivata molto in alto.
Francesco De Gregori e Fabrizio de Andrè. Qui siamo davanti a due mostri sacri, carriere lunghe e ben costruite. Sanremo era il top, ma loro sempre stati poco sanremesi come musica e melodie., erano già troppo avanti.
Alessandra Amoroso. Strano che non sia mai andata in gara, forse un delle poche artiste della sua generazione. Credo che sarà un asso che si conserverà per il futuro se dovesse essere meno roseo. Intanto farla partecipare come super ospite l’anno in cui la Pravo era in gare credo sia stato scandaloso .
Vinicio Capossela. Vinicio è un fuoriclasse, un cantautore di razza. Partecipa a tanti festival in giro per l’ Italia, ma mai a Sanremo. E’schivo, non lo si vede mai in tv nei programmi. Lui ama solo il palco, meglio se non televisivo. Credo sia una scelta in linea con il suo carattere.
Francesco Guccini. Gli fu proposto di partecipare al festival come autore per Caterina Caselli e Gigliola Cinquetti, il brano però non passò le selezioni preliminari. La casa discografia chiese così ad altri due autori di modificare il testo e questo non fece piacere a Guccini tanto da fargli rifiutare altre collaborazioni future.
Ce ne sono altri, tanti per i più svariati motivi non sono mai saliti sul palco che fa tremare i polsi a tutti. Forse è semplicemente paura. Chissà?
Menzione a parte per i Jalisse, che hanno partecipato una volta e vinto e da allora non sono più riusciti a tornare. Ma lo vorrebbero tanto.