Quella che giunge da Torre Annunziata è una notizia realmente terribile, da far gelare il sangue nelle vene. Non si può non rimanere scioccati dinanzi a una violenza tanto grave e inaudita; non si può non restare profondamente turbati da una tale assenza di umanità, prima ancora che di civiltà. Per l’ennesima volta, ci ritroviamo a dover fare i conti con un episodio che ci rivela quanto la nostra società sia sempre più afflitta da una dilagante deriva di cattiveria, tanto insensata quanto pericolosa e squallida. Non si può nemmeno più uscire di casa tranquillamente, senza ritrovarsi catapultati in un contesto per nulla gentile, anzi spesso aspramente e apertamente ostile. Come purtroppo ormai abbiamo avuto tutti modo di apprendere leggendo la cronaca, lunedì sera, nel comune oplontino, un uomo di 61 anni, Maurizio Cerrato, è stato ucciso con una pugnalata al petto, per difendere sua figlia minacciata per un parcheggio. L’omicidio è avvenuto in un parcheggio privato in via IV Novembre e pare che a scagliarsi contro l’uomo siano stati in cinque. Secondo le prime ricostruzioni, il sessantunenne, come si diceva, sarebbe intervenuto per difendere la giovane, alla quale erano state tagliate anche le ruote dell’auto, perché aveva parcheggiato in un posto ritenuto “riservato”, in quanto occupato con una sedia. L’aggressione è avvenuta prima con l’utilizzo di un compressore portatile, un piccolo gonfiatore per gomme, poi c’è stato l’accoltellamento. Al momento, però, il solo compressore è stato trovato dagli inquirenti e non anche il coltello. Ovviamente, i carabinieri della sezione operativa della compagnia di Torre Annunziata hanno acquisito le immagini dei sistemi di videosorveglianza e sono in corso indagini per chiarire la dinamica di quanto accaduto e rintracciare chi ha colpito a morte l’uomo.
“Ci tengo a precisare che non è corretto dire che mio padre è morto in una lite. A mio padre è stato fatto un agguato in piena regola solo per difendere me che ero la luce dei suoi occhi, con questa gente non aveva mai avuto a che fare”. Queste le parole della ragazza in un post pubblicato su Facebook.
Il sindaco di Torre Annunziata, Vincenzo Ascione, nel proclamare lutto cittadino, ha dichiarato: “Sono profondamente scosso e scioccato da quanto accaduto nella serata di ieri in via IV Novembre L’omicidio del nostro concittadino Maurizio Cerrato, e la violenza e l’efferatezza con le quali è stato perpetrato, fanno letteralmente accapponare la pelle. Nel giorno dei funerali verrà proclamato il lutto cittadino. Questo vile e brutale assassinio è l’ennesima ferita inferta ad una città che cerca faticosamente di risalire la china dopo decenni caratterizzati dalla presenza asfissiante della criminalità organizzata e da sanguinose faide tra clan camorristici rivali. Sono certo che le forze dell’ordine, che in queste ore sono impegnate senza sosta nelle indagini, sapranno assicurare alla giustizia nel più breve tempo possibile i responsabili di questo assurdo ed efferato delitto”. Il primo cittadino, inoltre, ha espresso “profondo cordoglio ai familiari di Maurizio per la gravissima e assurda perdita che hanno subito. Siamo vicini a tutti loro, pronti ad offrire qualsiasi tipo di supporto e sostegno. Condividiamo il devastante dolore che stanno provando in questi momenti e che proveranno per il resto della loro vita”.