Non entriamo nel merito dell’opportunità o meno delle nuove misure adottate per gestire la cosiddetta “Fase 2” dell’emergenza Coronavirus. A indirizzare il Governo, come sappiamo, c’è una task force di esperti e, oltre alle valutazioni tecniche nazionali, si aggiungono pure quelle su base regionale. Tuttavia, in molti nutrono il sospetto e la paura che si possa ritornare indietro in termini di diffusione del contagio, vanificando i sacrifici compiuti negli ultimi mesi. Del resto, sono timori molto più che giustificati se consideriamo le immagini e i video che, da Nord a Sud, testimoniano come, ai primi segnali di distensione, siano riprese, in maniera consistente e inopportuna, diverse forme di assembramento. Nel primo giorno della nuova fase, per quanto riguarda la Campania, è stato diffuso, da parte del sindacato USB, il video di un affollamento, con centinaia di persone stipate su due vagoni, sulla Circumflegrea partita alle 7 da Licola e arrivata a Napoli Montesanto alle 7.50. Il presidente dell’Eav, Umebrto De Gregorio, ha rassicurato sul fatto che si sia trattato di un singolo episodio, ma la preoccupazione che queste folle possano verificarsi ancora è tanta. Le persone che sono potute rientrare a lavoro sono di più e quindi, inevitabilmente, specie le corse degli orari di punta sono destinate a riempirsi, con tutto ciò che ne consegue. Il problema, ovviamente, riguarda tutte le forme di trasporto pubblico ed esso, di certo, potrà ingigantirsi il 18 maggio, data nella quale sono previste altre riaperture. Tralasciando polemiche e discussioni, ci pare che l’unica risposta concreta sia quella di dover assolutamente aumentare il flusso della circolazione dei mezzi e, al tempo stesso, contingentare gli ingressi nelle stazioni, in modo da garantire più spazio tra i passeggeri. Auspichiamo, dunque, che chi di dovere si stia davvero muovendo in tal senso perché alternative valide per favorire il distanziamento non ci sono.
Un’altra questione che desta molta ansia è quella legata ai rientri dal Nord, cioè della zone più colpite. Da lunedì, infatti, è stata nuovamente concessa l’opportunità di tornare presso le proprie residenze o domicili. Alla stazione centrale di Piazza Garibaldi, dall’altro ieri, c’è un grande dispiegamento di forze, tra polizia ferroviaria, personale sanitario e volontari della protezione civile e ci auguriamo che si possa tenere effettivamente sotto controllo la situazione. Quasi a tutte le persone giunte via treno già il 4 (circa 350) è stata registrata temperatura regolare. C’è da segnalare, in aggiunta, che, ad un’analisi più approfondita tramite tampone, sono risultati tutti negativi i 14 casi che, lunedì, alla barriera autostradale di Napoli Nord sulla A1 nel comune di Marcianise, erano risultati positivi ai test rapidi anti-Covid, generando subito reazioni di paura alla diffusione della notizia. Nessuna dunque delle persone in marcia in direzione Napoli e sottoposte a controllo nella giornata del 4 maggio, primo giorno della fase 2, è risultata positiva al Coronavirus. Per quanto riguarda la giornata di ieri, invece, su 4818 viaggiatori provenienti da fuori regione 32 sono risultati positivi al test rapido (quindi sono da confermare) e solo 1 al tampone; 147 poi sono gli arrivati che hanno comunicato la loro presenza all’Asl di riferimento, i quali si aggiungono ai 598 del giorno prima.
Restiamo in attesa dei dati delle prossime ore e, nel frattempo, non bisogna in alcun modo abbassare la guardia. I controlli su tutti i punti d’accesso devono assolutamente restare continui e stringenti ancora per diversi giorni. Non possiamo permetterci di sbagliare.