Molti sono i monumenti napoletani avvolti dal mistero, uno di questi è l’obelisco dell’Immacolata in Piazza del Gesù Nuovo, in cima al quale a seconda di come si riflette la luce appaiono presenze tutt’altro che rassicuranti… Per vedere questo spettacolo (a dir poco inquietante) bisogna posizionarsi In alcune ore del giorno ( al tramonto o all’alba) e dando le spalle alla porta di entrata del liceo “Genovesi” guardare verso il basso dell’obelisco. Poi ,molto lentamente bisogna alzare lo sguardo fino all’altezza della statua della Madonna,su,su, in cima al monumento. A questo punto Il velo della statua misteriosamente cambia forma la statua della madonna sparisce e al suo posto sembra di scorgere una sagoma con cappuccio ed una falce in mano, in pratica , l’angelo della morte. Verità o suggestione?
Ma non finisce qui alle spalle dell’obelisco dell’Immacolata, appoggiato su uno sfondo di nero bugnato con piccole punte di diamante ecco il Gesù Nuovo che non è solo un capolavoro dell’arte barocca. Se si osservano bene le pietre nere vulcaniche si scoprono dei segni di circa dieci centimetri Sono delle lettere aramaiche. Sono soltanto sette segni e ognuno di essi corrisponde a una nota. Lo storico dell’arte, Vincenzo De Pasquale ha scoperto che se lette in sequenza da destra a sinistra, guardando la chiesa, dall’edificio del liceo Fonseca a quello del liceo Genovesi, e poi dal basso verso l’altro, le incisioni (tradotte in note) compongono una musica della durata di quasi tre quarti d’ora.Il concerto è stato intitolato «Enigma», ed è stato trascritto per organo e per mandole.