Il terrapiattismo, i rettiliani, la medicina alternativa, la sostituzione etnica, il gender… ebbene sì, nel mare dei complottismi della nuova era, vi è anche quella che viene chiamata “Teoria del Gender”. Per chi non lo sapesse, secondo una larga parte degli ambienti ultracattolici e di estrema destra, essa consisterebbe in una cospirazione omosessualista da parte delle lobby gay in tutto il mondo, le quali si porrebbero come obiettivo quello di scandalizzare, confondere e persino “omosessualizzare” – come se fosse possibile! – i minori, distruggendo, per giunta, il concetto di famiglia tradizionale. Tutto ciò alle orecchie di una qualsiasi persona dotata di un minimo di raziocinio non può che suonare assurdo; eppure in tanti vi credono e si affidano ai vari politicanti, dalla doppia morale, che si prefiggono di combatterla, in difesa dei valori cristiani, brandendo il crocefisso come un pugnale contro coloro che vengono ritenuti pericolosi peccatori. Parliamoci chiaro, roba da Medioevo, ma, del resto, come si diceva, c’è ancora chi crede che la Terra sia piatta!
Ovviamente, una teoria tanto pazzesca, nella sua crudele ridicolezza, non poteva che trovare terreno fertile in seno alla Lega Nord, la quale, accantonato l’odio da fomentare addosso ai meridionali, specie negli ultimi anni, pur di consolidare il proprio potere, ha dimostrato un vero e proprio talento nell’alimentare un clima di tensione e di divisioni sociali, a suon di fake news, a danno delle minoranze. Proprio negli ultimi giorni, non a caso, è venuta fuori la questione di quello che è stato da loro ribattezzato “questionario gender”, in alcune scuole umbre. In realtà, molto semplicemente, si trattava di uno strumento di indagine e di ricerca – al quale hanno aderito su base volontaria e in maniera consapevole alcuni istituti scolastici – sui temi del bullismo, dell’omofobia, della violenza di genere e del razzismo, che coinvolgeva, in anonimo, studenti di terza media e quarta superiore. L’iniziativa lodevole è stata promossa dal Dipartimento di Filosofia e Scienze Sociali dell’Università di Perugia, in collaborazione con alcune associazioni e sostenuto dalla Regione Umbria, ma essa, evidentemente, ha suscitato il malumore dei cacciatori di streghe; e non è ironia, dato che il senatore del Carroccio, Simone Pillon, già noto per aver organizzato il Family Day, negli scorsi mesi ha effettivamente presentato un disegno di legge per combattere la stregoneria. Penisola italica, anno 1018, la Terra è piatta, bruciate gli eretici!
Secondo Pillon, in buona compagnia nelle sue idee, infatti, le due o tre domande contenute nel questionario inerenti alla sfera sessuale, avevano come scopo occulto quello di propagare nei bambini niente di meno che il terribile gender!!! È stato chiamato in causa persino il Ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, in quota Lega, il quale, senza neppur aver letto il documento della discordia – per sua stessa ammissione – ha sospeso il progetto, intaccando l’autonomia della ricerca e compromettendo il lavoro degli studiosi e dei professori universitari che vi avevano partecipato.
Tutto ciò, chiaramente, desta in noi un certo sconcerto, ma anche e soprattutto una certa rabbia. La cosa che più troviamo agghiacciante, invero, è che tutto questo delirio ideologico e anacronistico venga consumato sulla pelle dei più deboli e dei giovani, che meriterebbero, invece, di vivere in un contesto inclusivo e rispettoso di ogni diversità. Non è un caso che il nostro Paese sia praticamente tra i pochissimi in Europa a non possedere nessun programma di educazione sessuale ed affettiva nelle scuole e, di conseguenza, non è neppure un caso se l’ignoranza, sfruttata da certi politici, continui a mietere vittime.