Sono ore di preoccupazione quelle che si stanno vivendo al Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, meglio conosciuto come La Schiana, unico grande presidio della zona flegrea. Come sappiamo, un test veloce aveva segnalato come negativa una donna giunta all’ospedale, ma esso si è purtroppo rivelato scarsamente efficace dal punto di vista diagnostico, probabilmente perché il virus era ancora in fase di incubazione. La stessa paziente, infatti, sottoposta a una seconda analisi più approfondita è, invece, risultata positiva al Covid19. A seguito di ciò, si è innescata una spirale di contagi che, fino a ora, ha coinvolto ben 21 membri del personale sanitario, tra medici e infermieri, e 2 ricoverati nella struttura. L’occhio di indagine, con i tamponi, è ora posto su tutto il reparto ma la paura è che la diffusione della malattia possa essere ancora più vasta dato che, come è noto, il nosocomio, in quanto tale, è stato quotidianamente frequentato da moltissime persone. Chiaramente, il reparto di Medicina, dove si è registrato il fatto, è stato temporaneamente chiuso. Per quanto riguarda l’intero ospedale – dopo il comunicato congiunto di tutti i sindaci dell’area flegrea – invece, è stato vietato l’accesso ai familiari dei pazienti e a tutte le persone non autorizzate ed è stato disposto lo stop temporaneo dei ricoveri e al trasferimento da 118. La Schiana continuerà però a garantire l’accettazione al pronto soccorso a coloro che vi giungono con mezzi propri secondo le normali procedure. I pazienti neurochirurgici e quelli cardiologici con necessità di interventi non differibili e non collocabili altrove, il trasporto da altri ospedali continuerà previo teleconsulto. Diversamente, i ricoveri programmati e gli interventi non urgenti verranno bloccati, mentre le attività operatorie per i pazienti non ricoverati saranno eseguite solo per i pazienti negativi al Covid. Per i reparti di Medicina, Chirurgia e a seguire per tutto l’ospedale, i pazienti covid negativi e dimissibili saranno dimessi, quelli negativi e non dimissibili saranno trasferiti presso altri reparti o ospedali, per i pazienti covid positivi scatterà il trasferimento in aree Covid, mentre per i pazienti dimessi dal 31 marzo 2020 sarà attivata sorveglianza sanitaria di concerto con l’epidemiologia ed effettuazione di tampone. Dopo l’intervento di sanificazione radicale ci sarà il ripristino delle attività.
I quattro sindaci delle città flegree, Vincenzo Figliolia (Pozzuoli), Josi Gerardo Della Ragione (Bacoli), Antonio Sabino (Quarto) e Giuseppe Pugliese (Monte di Procida) si sono immediatamente attivati in ordine alla tutela dei ricoverati e del personale sanitario. I quattro hanno inviato una nota congiunta indirizzata all’Asl Napoli 2 Nord. Nelle scorse ore si è tenuta pure una riunione tra i primi cittadini, i dirigenti Asl Napoli 2 Nord e la direzione dello stesso ospedale. Le richieste messe sul tavolo riguardano innanzitutto la necessità di dotare tutto il personale dei dispositivi di sicurezza, che scarseggiano, e poi l’opportunità di sottoporre tutti loro, oltre che i pazienti, al test del Covid19, ponendo in quarantena tutti i soggetti in attesa di risposta. Ulteriore richiesta è stata quella di sanificare gli spazi e di mettere a punto un percorso ben definito tra i reparti, in modo da evitare la promiscuità.
Il sindaco di Pozzuoli, Figliola, ha espresso, oltre alle lamentele sulla cattiva gestione del Santa Maria delle Grazie, anche la forte richiesta di essere informato con tempestività. Egli, infatti, ha dichiarato di essere venuto a conoscenza di quanto accaduto solo tramite la stampa e ciò è inaccettabile, considerando che i Comuni, in qualità di avamposti e di prime autorità sul territorio, subito sarebbero dovuti essere messi in condizione di sapere e quindi di attivare tutte le più stringenti misure volte alla prevenzione del dilagare del contagio. “L’intero reparto di Medicina è stato isolato, per verifiche di casi Covid sul personale sanitario e pazienti. Decine e decine di persone lasciate nel panico totale. Le persone hanno paura: mi hanno contattato i ricoverati, i loro parenti e tutto il personale sanitario non solo del reparto in questione. La direzione generale dell’Asl dovrà dare più di una risposta. Agirò a tutti i livelli istituzionali affinché sia fatta chiarezza”. Queste le parole di Vincenzo Figliola.
Pure i sindacati sono intervenuti sulla vicenda, riportiamo qui di seguito quanto dichiarato dai segretari di CISL Ust Napoli e Cisl Fp area metropolitana: “Abbiamo già preparato un dossier su quanto accaduto all’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli e presto lo consegneremo in Procura affinché si accertino le responsabilità di quanto accaduto. Non è possibile che l’Asl non abbia comunicato alle autorità competenti territoriali quanto stesse accadendo in ospedale a tutela della cittadinanza e per eventuali interventi di prevenzione per il contenimento della diffusione del contagio. Non solo presenteremo un esposto in Procura ma consegneremo lo stesso dossier anche al presidente De Luca chiedendo in caso di accertate responsabilità la rimozione dei dirigenti responsabili dell’Asl Napoli 2 con la nomina di un commissario”.