La storia di Napoli, non è fatta solo di personalità importanti ricordate da tutti. La nostra città è famosa anche per avere i “personaggi” caratteristici e pittoreschi più divertenti, che sono in alcune occasioni divenuti più famosi di figure storiche. In Via Toledo, in un’edicola, ricordiamo la presenza di un personaggio indimenticabile, il Signor Francesco Coccozza, mestiere: giornalaio. Ma la vendita dei giornali non occupava i pensieri del Signor Coccozza, la sua vera natura era quella di anarchico. Era noto per improvvisare dei comizi in cui inveiva contro il governo. Ovviamente i comizi erano puntualmente intralciati e conclusi bruscamente dalle forze dell’ordine. Ma quali erano le vere ideologie del Signor Ciccio? In realtà nessuna, nella sua edicola in Via Toledo la sua vera passione era quella di creare “ammuina” ma non per motivi precisi. Lo dimostra un episodio accaduto in un ennesimo comizio. Arrivati i poliziotti questa volta, non fu subito fermato ma come provocazione lo esortarono a continuare. Purtroppo pare che oltre all’espressione “Governo ladro” il buon Ciccio non sapesse aggiungere altro. Ma Francesco non si fermò al solo piccolo pubblico che si riuniva dinnanzi alla sua edicola, ma cercò di irrompere anche a Montecitorio, dove incominciò a distribuire volantini deliranti. Per un periodo abitò alle pendici del Vesuvio in una baracca abusiva soprannominata da lui Nido libero. Finì i suoi giorni quando fu ricoverato all’Albergo dei poveri e alla Vigilia di Natale si spense la voce dell’anarchico che aveva poco da dire.
Strade di Napoli: Via Toledo e Don Ciccio l’anarchico
"Eravamo quattro amici al bar che volevano cambiare il mondo" così è iniziata l’avventura di Senzalinea. Tra i quattro amici, sfortunatamente, ci sono anch'io e le idee peggiori di questa pagina vengono da me. Amo e odio la mia città, mi appassiona la sua storia e le sue tradizioni.