Anticipo del Sabato tra Roma e Napoli, uno spareggio per il secondo posto, più precisamente l’ultima spiaggia per restare agganciati alla piazza d’onore alle spalle dell’inarrestabile (…) Juve. Maurizio Sarri si affida al tridente leggero, supportato da Hamsik, Jorginho e, finalmente, Rog, in difesa i quattro titolari a difendere la porta di Pepe Reina. La Roma ha fatto en plein all’Olimpico finora e le ultime prestazioni del Napoli (ma soprattutto gli ultimi risultati) ponevano i capitolini nella posizione di favoriti, ma la gara in campo riserverà ben altro esito. E’ chiaro fin dall’inizio che i partenopei in campo stanno benissimo, a sinistra domina il trio Ghoulam-Hamsik-Insigne che fa ammattire Rudiger e costringe Manolas alle maniere forti. Sull’altra sponda El Sharaawy è cliente facile per la coppia Hjsay-Callejon, splendidamente assistiti dal sorprendente e bravissimo Rog. La prima fase di gara è equilibrata, spezza la partita una splendida giocata Hamsik-Mertens: il capitano trova autostrade dove gli altri vedono sentieri, il folletto belga si infila e con un tocco sotto porta in vantaggio gli azzurri. Vantaggio meritato e consolidato da altre azioni importanti del Napoli: è il modesto Banti a tenere i risultato in bilico prima fermando Ghoulam per fuorigioco (algerino in gioco di almeno due metri) e poi annullando il raddoppio ancora al centravanti azzurro per un (molto) presunto fallo di quest’ultimo sul gigantesco Fazio: nemmeno protesta il difensore brasiliano per un contatto che, fisiologicamente, difficilmente potrebbe verificarsi. Il primo tempo termina con gli azzurri in vantaggio e con un po’ di amaro in bocca per il raddoppio non convalidato.
Nella ripresa il Napoli continua ad essere padrone del campo e del gioco: Rog è protagonista sul centro destra di giocate di alta scuola, strappi palla al piede ed una proprietà di palleggio invidiabile. Ma migliora anche la Roma con Spalletti che toglie il fumoso El Sharaawy per inserire il velocissimo Salah. Il raddoppio azzurro porta ancora la firma di Mertens su splendido assist di Insigne: l’azione nasce da un recupero palla azzurro in mezzo al campo, uno dei tanti, su errore del solito Fazio, difensore bravo ma oggi evidentemente fuori forma. Il gol regala serenità al Napoli e se è vero che la Roma prova a spingere con maggiore pericolosità (salva Reina su Perotti) è altrettanto vero che gli spazi che la Roma concede sembrano allettanti per gli azzurri che,però non ne approfittano. La pioggia incessante rende le squadre stanche e lunghe, Insigne manca il tre a zero calciando malissimo a tu per tu con l’estremo giallorosso, ma una menzione speciale merita il piccolo Lorenzo che ha combattuto per novanta minuti fatti di continui ripiegamenti e attacchi contro il colosso Rudiger. Entrano Diawara (per Jorginho), Zielinski (per Mertens, crampi per il belga) e Milik (per Hamsik). Il solito Banti grazia l’altrettanto solito De Rossi che, già ammonito, falcia Reina da terra. La gara sembra avviarsi verso un finale tranquillo e scontato ma gli ultimi dieci minuti regalano emozioni infinite e mettono a dura prova le coronarie dei tifosi di entrambe le squadre. Al minuto 42 Rog si infila nella difesa giallorossa ma il portiere di casa salva alla grande lanciandosi alla sua destra. Passa un minuto e un errore in fase di rilancio di Reina permette a Salah di presentarsi solo davanti al portiere spagnolo ma l’egiziano timbra il palo. Allo scadere del novantesimo è Strotman a trovare l’angolo giusto per battere Reina. I minuti di recupero saranno quattro, poi trasformati in cinque e per gli azzurri, fino ad allora tranquillamente in controllo della gara anche grazie alla superba prestazione della coppia Kouloibaly –Albiol, saranno minuti di terrore. Prima Perotti calcia fuori da buona posizione, poi lo stesso argentino si esibisce in un colpo molto comune da queste parti, la simulazione ma, fortunatamente, Banti non abbocca, poi sono Salah e Dzeko a impegnare Reina (con il bosniaco in fuorigioco di due metri) e, infine, al minuto 94, un monumentale Reina salva su Perotti deviando sulla traversa il tiro dell’argentino con una parata che resterà negli occhi dei tifosi azzurri per molti anni. La prodezza del portiere spagnolo, talvolta contestato anche da chi scrive, mette la parola fine alla gara e blinda i tre, meritatissimi, punti.
Mertedì gara di ritorno con il Real: servirà un’impresa, servirà una gara perfetta e fortunata, forse servirà un miracolo, crederci è un dovere, sperare nella clamorosa “remuntada” un diritto per tutta Napoli.