E’ decisamente servita la sosta al Napoli di Rino Gattuso: gli azzurri, in quel di Cagliari, sono apparsi rigenerati nella testa prima ancora che nelle gambe, ed hanno dominato l’incontro, rifilando ai sardi un altro poker, il quarto di questo strano campionato in cui finora hanno alternato ampie goleade a lunghe astinenze.
I partenopei sono riusciti a mantenere un ritmo elevato, giocando sempre a due tocchi, muovendosi continuamente senza palla e creando di conseguenza numerosi pericoli per il portiere Cragno sin dall’avvio: questo a dimostrazione che, al di là di moduli e uomini in campo, è l’atteggiamento con cui si interpreta la partita a fare la differenza.
Mattatore del match è stato Piotr Zielinski, sempre più a suo agio nel ruolo di trequartista e mai come in questa stagione (pausa per il covid a parte) in grado di dare continuità alle sue prestazioni, garantendo un contributo costante di gol, assist e giocate di qualità.
Se il primo gol del polacco ha avuto il merito di sbloccare l’incontro, ancor più fondamentale la seconda rete, un’autentica perla (sinistro di controbalzo dopo un tocco delizioso di destro a liberarsi dal marcatore) giunta pochi secondi dopo il pareggio rossoblù, causato dalla “solita” amnesìa difensiva che in altre occasioni sarebbe costata molto più cara.

A chiudere il tabellino l’ormai puntuale gol di Lozano (già a quota 7 reti in campionato) e, udite udite, il primo rigore concesso agli azzurri in campionato, realizzato da Insigne a tempo scaduto.
Il Napoli è chiamato a proseguire la marcia sin da stasera (ore 18) contro lo Spezia, in una sfida inedita in Serie A: l’ultimo precedente tra le due squadre risale alla sfida di Coppa Italia del 10 Gennaio 2017, e fu proprio Zielinski ad aprire le marcature, mentre Giaccherini e Gabbiadini siglarono il 3-1 finale dopo il momentaneo pareggio di Piccolo.
Per trovare una sfida precedente bisogna risalire a quasi 10 anni prima: il 3 Marzo 2007, in Serie B, finì con lo stesso punteggio, con i gol di Bogliacino, Calaiò e Bucchi inframezzati dal temporaneo pari di Colombo.
Quella partita con lo Spezia fu a suo modo storica, visto che per la prima volta per entrare al San Paolo furono utilizzati i…tornelli, installati fino a poche ore prima del fischio d’inizio su attenta supervisione di De Laurentiis.
Da qualche settimana infatti, per motivi di sicurezza, era stato vietato l’ingresso agli spettatori negli stadi sprovvisti di queste attrezzature, e di conseguenza il Napoli era stato costretto a giocare a porte chiuse i match con Piacenza ed Arezzo.
Ad una sfida contro il Napoli è anche legata una delle vittorie più ampie in trasferta nella storia dello Spezia, ovvero il 5-1 inflitto a domicilio in Serie B, il 13 Novembre 1949, dagli spezzini ai partenopei, che tra l’altro avrebbero poi vinto quel torneo.
Forse non tutti ricorderanno che Napoli e Spezia si sono contese addirittura un trofeo: la Supercoppa di Serie C1, che azzurri e bianconeri, vincitori dei rispettivi gironi di terza serie, si giocarono in un doppio confronto tra il 14 ed il 18 Maggio del 2006.
Dopo il pareggio a reti bianche del “Picco”, a sorpresa fu la formazione ligure a vincere la coppa a danno dei più blasonati avversari, grazie all’1-1 strappato al San Paolo.
Protagonista involontario di quel match fu un allora giovane e promettente arbitro, che dopo aver assegnato un rigore alquanto generoso al Napoli (trasformato da Bogliacino), lo privò di fatto della vittoria, non assegnando a Sosa il gol del 2-1 nonostante il pallone avesse chiaramene varcato la linea di porta.
Quell’arbitro ne avrebbe fatta di strada, decidendo il destino degli azzurri in modo molto più pesante alcuni anni dopo: si tratta infatti di Daniele Orsato, che nel 2018 con la sua discutibile direzione di Inter-Juventus ha indirizzato lo scudetto lontano da Napoli, in direzione Torino.
Sarà Mariani e non Orsato a dirigere la partita stasera, ma al di là dell’arbitraggio, al Napoli basterà mettere in campo la stessa determinazione, freschezza e rapidità vista alla Sardegna Arena per conquistare i tre punti.
Con un calendario in discesa e qualche scontro diretto tra le altre contendenti alla zona Champions in arrivo (stasera, ad esempio, c’è Milan-Juventus), ogni occasione è buona per consolidare il piazzamento nei primi 4 posti della classifica.