Caldo, caldo e caldo che si schiatta. Le strade sono infuocate e non c’è refrigerio da nessuna parte. Resta rimanere in casa con il ventilatore in faccia e con un ghiacciolo in bocca.
Che fare?
Una volta dato un’occhiata ai social, guardato il tipo che non ci vuole, chi sta con chi e su quali mega yacht i vipzzzz stanno trascorrendo le loro vacanze, meglio accendere il computer o scavare tra i canali televisivi alla ricerca dei più classici dei passatempi casalinghi. Che sia freddo freddissimo o caldo caldissimo un film va sempre bene.
Procuratevi una bibita fredda, cuscini, luci spente, l’amico ventilatore a palla e soprattutto abbandonate per qualche ora lo smartphone
Tempo fa vi ho già elencato i migliori film gay in circolazione, oggi, vi farò scegliere tra alcuni destinati a diventare nuovi classici. Piccoli gioiellini cinematografici perfetti per diventare dei sempreverdi catodici.
Mi sono immolato personalmente per la “causa” ed ho visto per voi un film a sera per tutta la settimana precedente. Sono pronto ad introdurvi i film senza fare spoiler e dandogli un voto personalissimo.
Sette prodotti artistici da vedere o/e recuperare, sette sfumature diverse dell’essere gay, come i colori del’arcobaleno:
120 battiti al minuto
Nathan è un ragazzo gay che decide di unirsi a un movimento che sta conquistando sempre più visibilità nell’opinione pubblica francese e che ha come scopo quello di sensibilizzare riguardo alla diffusione dell’AIDS. Voto 10. Come tutti i film a tema gay dove si parla di HIV, anche allo scopo di sensibilizzare, sono film che ti “schiaffeggiano” per tutto il tempo. Il protagonista è ironico nonostante tutto, le verità fanno male. Nuovo cult.
Freak show
Billy, un originale adolescente con la passione per l’abbigliamento trasgressivo e libero, comincia a frequentare un liceo ultra conservatore, ma non rinuncia a difendere la propria personalità Voto 7. Avete presente le feste da ballo americane, i corridoi con gli armadietti, le risatine addosso su chi è diverso? Il film è tutto questo, un “Bella in rosa” in chiave gay. Per chi ha voglia di far vincere i deboli. Colorato.
Ti guardo
Armando, proprietario di un laboratorio di protesi dentali, è alla ricerca di giovani ragazzi alle fermate degli autobus a cui offrire del denaro per fare sesso. Un giorno porta Elder, il capo di una gang di strada, in casa propria. Voto 6. Un bel film, banale la parte iniziale, quando i vizi portano i guai seri. Irreale, ma grintoso. L’amore è cieco, la solitudine porta a brutte strade ed il crimine ci vede benissimo.
Puoi baciare lo sposo
Quando Antonio chiede a Paolo di sposarlo, i due devono affrontare il bigottismo dei genitori del primo, ignari dell’omosessualità del figlio. Ne seguono una serie di malintesi e travestimenti. Voto 8. Finalmente una commedia italiana che parla di gay. Un po troppi cliché sul padre omofobo. Ma le gag sono irresistibili e gli attori perfettamente in parte.
Croce e delizia
Due famiglie si scontrano e si alleano in vista di un matrimonio sgradito ad entrambe, quello tra i due padri che, scoperta la propria omosessualità, si innamorano e decidono di sposarsi Voto 9. Bentivoglio strepitoso, l’amore sopra ogni cosa, immensi nella scena del ballo. Film italianissimo, da esportare all’estero. Da commuoversi.
Come non detto
Mattia è sul punto di trasferirsi a Madrid per andare a vivere con Eduard, il proprio affascinante ragazzo. I due hanno anche deciso di sposarsi a breve, ma il giovane non ha mai rivelato ai genitori di essere omosessuale, tantomeno di essere innamorato ed in coppia. Voto 5. Su questo avevo delle aspettative enormi, colpa mia, è un film banale che scimmiotta quelli americani, il protagonista non è convinto di nulla ed è tutto noioso.
Chiamami con il tuo nome
L’incontro tra due ragazzi, Elio, un adolescente sensibile e istruito, e Oliver, un ventiquattrenne spontaneo, affascinante e pieno di vita, segna l’inizio di un’estate indimenticabile. Voto 6. Il film è mezzo italiano, è lento, fatto di sguardi, melanconico, poco diretto. E’ il classico film che gli americani si aspettano che noi italici produciamo. Risultato: fa incetta di nominations agli Oscar, ma in Italia viene visto con attenzione solo dopo il botto in U.S.A. Forse è troppo soporifero. È per palati fini, per chi si vuole perdere tra le “righe” di un film. Da interpretare.
Buona visione!