In una strana giornata di campionato che sabato aveva fatto registrare gli stop inattesi di Juve e Inter (fermati sul pari da Lecce e Parma) anche il Napoli di Ancelotti rallenta in quel di Ferrara, impattando 1-1 contro la squadra di Semplici e mancando così l’occasione di ridurre il gap dalle squadre di vetta.
Rimescola ancora le carte l’allenatore azzurro: spazio ad Ospina in porta, difesa a quattro con Malcuit a destra e Di Lorenzo a sinistra, in mezzo Koulibaly con il riconfermato Luperto. Centrocampo con Zielinki e Allan in mezzo con Elmas e Insigne ai lati, Milik e Mertens in attacco.
Gli estensi partono fortissimo e già al terzo minuto Petagna scuote la traversa su calcio di punizione ma, cinque minuti dopo, Milik porta avanti i suoi con una bella conclusione dalla distanza. Il vantaggio dovrebbe dare la giusta tranquillità al Napoli che, invece, subisce il pari poco dopo ad opera di Kurtic che batte Ospina approfittando della distrazione della retroguardia partenopea. C’è molto equilibrio nella prima frazione e gli ospiti non riescono a rendersi troppo pericolosi dalle parti di Berisha. L’unica emozione la regala il (modesto) arbitro La Penna che prima decreta un rigore al Napoli per un intervento di mano in area e poi cambia idea sollecitato dal Var, strumento ormai utilizzato ad uso e consumo degli arbitri e delle loro interpretazioni. Forse il rigore non c’è, ma avendo visto rigori fischiati nelle giornate precedenti molto meno evidenti allora sorgono legittimi dubbi.
Il tempo per vincerla comunque c’è, e nel secondo tempo si assiste ad un assedio alla porta spallina, interrotta solo da un’occasione per i padroni di casa: da corner Vicari colpisce di testa e Ospina compie un autentico prodigio. La Spal arretra sempre piu’ e i napoletani si riversano nella metà campo dei padroni di casa, rinfrancati anche dai cambi che portano forza fresche. Fabian Ruiz prende possesso della metà campo sostituendo uno spento Elmas, poi Llorente per Mertens e Callejon per l’infortunato Malcuit. A proposito del francese, infortunio al ginocchio per lui, l’ennesimo che ha colpito e falcidiato la retroguardia azzurra. Tutti i tentativi dei ragazzi di Ancelotti di infrangono ora sulla fitta difesa dei ferraresi, ora sui guantoni di Berisha e, quando non può arrivarci l’estremo di casa, è il palo a ricacciare in gol il grido del gol a Fabian e ai napoletani accorsi allo stadio.
La gara termina con un pareggio che lascia l’amaro in bocca: una gara giocata non malissimo dal Napoli ma l’occasione ghiotta di recuperare punti dalle prime è stata buttata via. Mercoledì al San Paolo arriva la terribile Atalanta di Gasperini, tanto temibile in Italia quanto modesta quando parte la musichetta della Champions, a seguire sabato trasferta a Roma sponda giallorossa. Perdere altri punti potrebbe non essere piu’ permesso….