Stefania Ventura. Inizia giovanissima a lavorare a teatro avendo una famiglia che lavorava in campo teatrale. Ha frequentato a Bologna nel 1983 la scuola di recitazione dell’A.T.E.R. diretta da Alessandra Galante Garrone. Ha lavorato con varie produzioni teatrali al Sistina e per molti anni con i De Filippo
SIGNORA VENTURA LA SUA FAMIGLIA HA SEMPRE LAVORATO IN TEATRO, QUINDI POSSIAMO DIRE CHE LEI FIN DA PCCOLA HA RESPIRATO QUELL’ARIA, QUANTO HA INFLUITO TUTTO QUESTO NELLA SUA SCELTA PROFESSIONALE?
Effettivamente ha influenzato tantissimo. In casa si mangiava pane e teatro. Gli spettacoli che gioco forza vedevo quotidianamente sia nel corso delle prove, sia in recita , erano di una tale bellezza che mi sembrava di vivere in una favola. Parliamo in particolare degli spettacoli di Roberto De Simone, delle prove degli ultimi lavori di Eduardo De Filippo e dei racconti della mia mamma di quando viveva a Napoli nel Palazzo Scarpetta. In questo modo si è formata la mia identità personale e professionale.
NELLA SUA LUNGA CARRIERA LEI HA LAVORATO AL FIANCO DI JOHNNY DORELLI, PEPPE BARRA, ALDO GIUFFRE’COSA LE HANNO TRASMESSO O INSEGNATO ?
Dorelli mi ha insegnato la professionalità, la precisione, la serietà mischiate all’allegria con i quali si deve affrontare questo lavoro che, se pur fatto di fantasia, senza un codice comportamentale fatto di alcune regole, non produce prestazioni artistiche di qualità .
Peppe Barra mi ha insegnato a non sognare ma ad essere il sogno. Lui è un sogno vivente in scena. Quindi stare in scena con lui significa, citando il grande Shakespeare, toccare con mano che è vero che siamo fatti della stessa stoffa dei sogni . Aldo Giuffrè mi ha trasmesso fantasia, allegria e mi ha fatto comprendere il talento che è in me.
Lui un era un grandissimo. Era l’ armonia perfetta tra tecnica e poesia in scena. Per stare in scena con lui bisognava essere molto all’ altezza. Mi ha insegnato ad esserlo
OLTRE A LORO LEI HA LAVORATO AL FIANCO DI atri due “grandi “del teatro LUCA e LUIGI DE FILIPPO; RECENTEMENTE SCOMPARSO: QUALE E’ IL RICORDO PIU’GRANDE CHE HA DI QUESTI DUE GRANDI ATTORI?
Di Luca De Filippo ho il ricordo di una persona di grande dolcezza e nello stesso tempo di grande competenza ereditata dal padre nel portare avanti la compagnia. Il padre gli aveva insegnato tutto quel che si deve sapere in proposito con accortezza. Luca non solo sapeva di recitazione, ma sapeva di scenografia , luci e di tutto quel che riguarda le parti tecnico/ amministrative. Un grande capocomico . Amava condividere e tramandare tutto questo a noi piú giovani, il tutto nel segno di ” la tradizione deve continuare “. Poi ho lavorato 23 anni in compagnia di Luigi De Filippo,, il mio storico e meraviglioso, poetico capocomico, un De Filippo vero, che ha racchiuso nel suo lavoro di oltre sessanta anni tutta l’alta tradizione eccellente del teatro italiano da E. Scarpetta fino a Eduardo, passando naturalmente dai tre fratelli De Filippo e Pirandello. A Luigi De Filippo devo tantissimo e, grazie a quel che avevo appreso dal cugino Luca in precedenza, sono arrivata da lui preparata sullo stile Defilippiano. Luca è stato la base solida da cui sono partita per affrontare il lungo e bellissimo viaggio fatto con Luigi De Filippo, che mi ha portata , tappa dopo tappa , ad interpretare Concetta Cupiello nel suo bellissimo ” Natale in casa Cupiello ‘ di Eduardo. Luigi De Filippo è stato quindi colui che mi ha permesso di fare la professione sul serio per lungo tempo con costanza .Un grande Maestro. La mia famiglia.
HA PARTECIPATO ANCHE A MOLTI FILM, OGGI PUO’ DIRE DI AMARE PIU’ IL CINEMA O IL TEATRO?
Non ho partecipato a tanti film. Mi sarebbe piaciuto. Ma il teatro fatto in una certa maniera richiedeva quasi esclusività e dedizione totale. In questi anni non è piú cosí, ma fino a qualche anno fa con le compagnie teatrali si girava quasi tutto l’ anno; per cui era difficile trovare il tempo e la concentrazione per avventurarsi anche nell’affascinante mondo del cinema
HA ANCHE SCRITTO DIRETTO E RECITATO UN PROPRIO TESTO, CI VUOLE PARLARE DI QUESTO PROGETTO ?
Si , ho scritto piú testi. Stando nella compagnia di Luigi De Filippo ho appreso qualche nozione di scrittura teatrale. I tre fratelli De Filippo hanno imparato copiando, ricopiando e studiando i copioni del padre: Eduardo Scarpetta . Da giovane, nel mio piccolo, ho fatto un po’ la stessa cosa con i copioni di Peppino De Filippo e dei tre fratelli De Filippo quando ero in compagnia con Luigi De Filippo .
Da lí quasi oer magia è nato questo personsggio dal nome ” Gaia ” . È un personaggio che vagamente si ispira ad uno Charlot al femminile moderno . È un personaggio che vive di notte tra sogno, incubo, realta, fantasia e meraviglie, trasfigurando la realtà di oggi e restituendola al pubblico con divertimento e leggera riflessione.
In ogni testo ed in ogni performance, il personaggio Gaia , affronta un tema soecifico che la fa tribolare . Ad oggi ha affrontato il dolore di vivere , la gioia di vivere , i problemi legati ai mutamenti climatici nel mondo e le conseguenze del caso. Ho potuto scrivere di questo tema grazie all’ aiuto di Ermete Realacci, fondatore di Legambiente. Ad oggi sto lavorando su questo spettacolo appunto” Gaia in veloce schrrzoso discorso al mondo”; dove Gaia, in una improbabile , tragicomica e vivace conversazione tramite e- mail che invia di notte a Papa Francesco, sviscera il suo buffo canto interiore sulle problematiche sia a livello individuale, sia a livello globale, che il riscaldamento globale comporta: tema centrale che Il Papa affronta nella sua enciclica ” Laudato si ” .
LA SUA PROSSIMA FATICA TEATRALE A NAPOLI QUALE E COSA SARA?