I clichè che vengono alla mente parlando di presepe sono innumerevoli ma qui ci muoviamo in un terreno che non potrebbe essere più lontano di così dai luoghi comuni e dalle cose già dette: oggi vi vogliamo spiegare come si può essere giovani, fare l’università e voler vivere di presepe, ma da creatori. Abbiamo già avuto modo di presentare il Palazzo dello Spagnuolo come uno scrigno di testimonianze di una napoli antica che è sempre più nascosta, ma oggi da qui partiamo perchè proprio nel II cortile del Palazzo, Biagio ha deciso di dedicare la sua vita a una delle tradizioni più antiche e uniche di Napoli: l’arte presepiale.
Avremo modo di parlare e mostrare la sua Arte, ma quello che vogliamo trasmettere a chi ci legge è l’unicità del percorso che lui ha scelto e progettato per sè stesso: oggi in questa città magica moderna (ma non troppo) e (fin troppo) antica si può ancora decidere di diventare maestri presepiai senza rinunciare all’ampiezza di conoscenze e al bagaglio tecnico-teorico che può dare la giusta università. Si, perchè Biagio (e come lui speriamo sempre di più) è stato uno studente universitario del Suor Orsola Benincasa e lì si è specializzato (in restuaro) così da affiancare nel suo percorso il grande ventaglio di conoscenze acquisite con gli studi alla necessaria pratica del mestiere che aveva in mente.
L’arte del Presepe Napoletano è una delle bandiere di Napoli nel mondo e come tutti i mestieri antichi si tramanda di padre in figlio, di bottega in bottega, attraverso la pratica, strumenti antichi, e tradizione orale. L’unico modo per impararla è praticarla, respirarla, guardarla… facendo l’apprendista in bottega, guardando il lavoro altrui, toccando con le mani , con gli occhi e con il naso i materiali, gli odori, i colori….. e acquisendo in anni di pratica le tecniche consolidate dal tempo e dai risultati. Anche Biagio ha imparato che si crea per sempre, non è temporaneo, non è effimero. Dopotutto anche in Architettura (antica e moderna) , Pittura, Scultura l’opera è per sempre e le tecniche e i materiali devono tenerne conto.
A un certo punto del suo percorso, la pratica acquisita nei laboratori del centro storico e l’esperienza fatta sia in italia che all’estero hanno dato al nostro studente universitario la sicurezza di mettersi in proprio e iniziare il suo percorso artistico ma senza mai smettere di imparare dalla tradizione e tuffandosi in esperienze nuove e diverse che lo hanno portato a rappresentare la Sanità, Napoli e la sua Arte Presepiale nel mondo:
nel 2015 ha curato la scenografia del “Presepe della Misericordia” del laboratorio “La Scarabattola” dei F.lli Scuotto , scelto a New York dalla Cattedrale di St. Patrick, e dai committenti privati per il natale di quell’anno.
nel 2015 il Presidente della Repubblica Mattarella lo ha scelto in rappresentanza di Napoli e del CLAAI (Consorzio Piccole Medie Imprese Napoli) per la Mostra “Presepi d’Italia” per la quale ha curato la scenografia dell’allestimento di Napoli.
è stato di reccente chiamato a curare, sempre in collaborazione con la CLAAI (Consorzio Piccole Medie Imprese Napoli) la scengrafia presepiale degli Istituti di Cultura Italiana all’Estero di Budapest e di Vienna per le mostre da questi allestite.
In conclusione Napoli, questa nostra grande capitale culturale, può dare vera e totale soddisfazione a chiunque che , come Biagio, con un progetto serio e ampiezza di vedute al giorno d’oggi si metta in testa che la nostra arte e cultura millenaria può arricchire non solo noi stessi ma il mondo intero.